Le protesi mammarie "sono tra i dispositivi medici più studiati in assoluto al mondo e la letteratura scientifica al riguardo ci dice che non esistono differenze di percentuale di insorgenza di tumore tra popolazione femminile con e senza protesi, anzi ci dice che c'è addirittura uno zero virgola in meno nel gruppo di donne portatrici di protesi mammarie". Così Roy De Vita, chirurgo oncoplastico e primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell'Istituto Nazionale dei Tumori "Regina Elena" di Roma, risponde in un video su Instagram alle affermazioni della modella ed ex concorrente del Gf Vip Carolina Marconi la quale, colpita da tumore al seno, ha dichiarato che le protesi al seno hanno forse influito sull'insorgenza della sua neoplasia.
"In Italia - spiega - le donne con le protesi sono centinaia di migliaia e nel mondo sono milioni. Non sono solo donne che hanno fatto chirurgia estetica ma ci sono anche tante pazienti che hanno avuto un tumore al seno. Una affermazione del genere può avere un effetto destabilizzante su queste donne. E' un'affermazione che non ha un briciolo di evidenza scientifica".
Le parole, ha avvertito il chirurgo, "non vanno mai usate con superficialità". Il tumore al seno, ha ricordato De Vita, "è il più frequente tumore femminile e ogni anno in Italia ci sono circa 56mila casi, colpendo una donna su 8".
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