Le esperienze di sanità territoriale eccellenti come punto di partenza per un reale cambiamento nel Servizio sanitario italiano. È la filosofia alla base del volume "La comunità che cura - Dall'esperienza al modello di gestione della cronicità nel Sistema Sanitario Nazionale", realizzato con il contributo di Galapagos in partnership editoriale con Egea, che racconta quali innovazioni si stanno attuando a livello regionale per migliorare la presa in carico del paziente cronico.
Dall'infermiere di Famiglia e Comunità come nuovo connettore per la Sanità territoriale al patient journey digitale, sono questi i "fattori di successo" presenti nelle oltre 40 best practice mappate nel volume, frutto di incontri in otto Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia.Un confronto che ha portato a selezionare sedici esperienze che rappresentano modelli di risposta concreti alle sfide poste dal DM 77 sull'assistenza territoriale.
Il lavoro di ricerca che ha portato alla stesura del volume ha identificato otto principali sfide per il sistema salute, che interessano tutto il territorio italiano e che stanno trovando già risposta nelle realtà locali prese in esame, sfide che vanno dalla messa in opera delle reti di patologia alla transizione digitale nei sistemi sanitari regionali per misurare e facilitare la gestione dei percorsi personalizzati, migliorandone outcome clinici.
"Il nostro sistema sanitario si trova di fronte alla sfida di garantire cure a una popolazione sempre più longeva con un'incidenza crescente di patologie croniche - sottolinea il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un messaggio di saluto inviato nel corso della presentazione del volume a Roma- per affrontare questa sfida in modo efficace, è fondamentale mettere al centro la persona, valorizzando l'assistenza territoriale e domiciliare, sfruttando le opportunità offerte dalla sanità digitale e dalla telemedicina e promuovendo attivamente la ricerca scientifica. Stiamo investendo in questa direzione attraverso i fondi del PNRR per consentire al nostro Servizio Sanitario Nazionale di compiere un salto di qualità, offrendo assistenza più personalizzata e mirata ai pazienti cronici".
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