Dall'insulina, agli antiaggreganti
piastrinici, dall'interferone ad alcuni ormoni. Sono numerosi i
farmaci 'speciali' che dovrebbero essere ritirati in ospedale ma
che vengono consegnati in farmacia attraverso quella che viene
definita 'dispensazione per conto'. Dall'estate 2022 a quella
2023 sono state almeno 41 milioni le confezioni di farmaci e
dispositivi medici dispensati con queste modalità, secondo i
dati presentati all'VIII convention della sigla delle aziende di
distribuzione intermedia che si è svolta a Milano.
Dei 41 milioni di prodotti erogati tramite la disperazione
per conto, 28 milioni sono stati farmaci e 13 milioni
dispositivi medici: in particolare, 7,2 milioni per l'apparato
gastrointestinale e metabolismo; 9,3 milioni per malattie del
sangue e degli organi emopoietici, 1,2 milioni del sistema
cardiovascolare, 3,3 milioni di prodotti per il sistema nervoso.
La dispensazione per conto "è un servizio dall'elevato valore
sociale e che risponde anche ad alcune necessità della medicina
del territorio. Chiediamo però che un simile servizio sia
riconosciuto anche dal punto di vista della sostenibilità
economica", afferma in una nota Antonello Mirone, presidente di
Federfarma Servizi. "Nel settore trasporti abbiamo assistito a
un'impennata del costo del carburante, nel mercato creditizio i
tassi di interesse che hanno subìto incrementi in termini
percentuali a 3 cifre. Tutto questo - sottolinea Mirone -
avviene tutt'oggi senza che vi sia stato il giusto
riconoscimento da parte degli organi di Governo dell'essenziale
funzione svolta dal nostro comparto a favore della sanità
pubblica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA