/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sclerosi multipla, nuovo farmaco orale limita disabilità e danni

Sclerosi multipla, nuovo farmaco orale limita disabilità e danni

In Italia oltre 137mila pazienti e 3.600 nuovi casi l'anno

ROMA, 07 novembre 2023, 16:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Sclerosi multipla, nel Dna del paziente scritta la gravità - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sclerosi multipla, nel Dna del paziente scritta la gravità - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sclerosi multipla, nel Dna del paziente scritta la gravità - RIPRODUZIONE RISERVATA

La sclerosi multipla solo in Italia colpisce oltre 137mila pazienti e fa registrare ogni anno più di 3.600 nuovi casi. Una nuova terapia orale, Ozanimod, come dimostrato dagli studi registrativi, è in grado di prevenire l'atrofia celebrale, una delle conseguenze più nefaste della patologia e ha dimostrato un vantaggio del 30% nel ridurre la perdita di volume celebrale rispetto all'interferone Beta 1a. In questo modo è possibile limitare un danno d'organo irreversibile e limitare la disabilità. E' quanto emerso in occasione di una conferenza stampa virtuale con la partecipazione di alcuni dei massimi esperti italiani.
    "La sclerosi multipla è una patologia autoimmune in cui il nostro sistema immunitario attacca la guaina mielinica che ricopre i nervi - spiega Paola Cavalla, responsabile Centro Sclerosi Multipla, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. In particolare, la forma recidivante-remittente, la più frequente al momento della diagnosi, si distingue per l'alternanza di fasi, della durata imprevedibile. Può inoltre associarsi un'infiammazione interna al sistema nervoso centrale che è talora associata a deficit cognitivi". L'instaurarsi del deterioramento cognitivo "è correlato all'atrofia cerebrale che nel paziente con sclerosi multipla risulta accelerata rispetto a quella indotta dai normali processi fisiologici legati all'invecchiamento - sottolinea Matilde Inglese, responsabile Centro Sclerosi Multipla, Irccs Ospedale Policlinico San Martino, Genova -. La perdita di volume del cervello è dovuta sia al processo infiammatorio che a quello degenerativo che si instaura fin dalle fasi precoci della malattia. Si tratta di un fenomeno estremamente pericoloso e dal quale non si può tornare indietro, è perciò indispensabile agire precocemente con trattamenti in grado di rallentare questo processo così da ottenere vantaggi molto importanti sia in termini clinici che di riduzione della disabilità motoria e cognitiva". Il nuovo farmaco, precisa Roberta Lanzillo, Professoressa Associata presso il dipartimento di Neuroscienze dell'Università Federico II, Napoli, "è indicato per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente in fase attiva, che rappresenta circa l'85% di tutti i casi".
    Secondo una analisi preliminare dello studio Enlighten ancora in corso, il 47% dei pazienti con malattia recidivante, dopo un anno di trattamento, ha ottenuto un miglioramento clinico significativo delle funzioni cognitive. La terapia "ha dimostrato un buon profilo di efficacia e sicurezza nel lungo termine - sostiene Eleonora Cocco, Professoressa Ordinaria di Neurologia presso l'Università di Cagliari -. Gli ultimi dati a otto anni di trattamento evidenziano come il 76% dei pazienti sia libero da progressione della disabilità e l'87% non presenti attività di progressione indipendente dalle recidive, entrambi indicatori di progressione di malattia e di disabilità permanente nella sclerosi multipla". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza