La macchina del Pnrr relativa al
rilancio della sanità sul territorio è partita, ma a rilento.
Sono quasi sei su 10 le aziende sanitarie che hanno attivato
almeno una Casa di Comunità (nel complesso sono 282 quelle
avviate) 90 gli Ospedali di Comunità attivati in 38 Aziende e
quanto alle Centrali Operative Territoriali, la maggior parte
delle aziende non le ha ancora istituite, ma più del 90%
dichiara di avere esperienze con funzioni analoghe. Nel
complesso, però, riguardo all'applicazione di quanto previsto da
Pnrr e dal Dm77 ad esso collegato, solo un'azienda su 10
dichiara di essere in fase di avanzata di realizzazione, con
forte preminenza della Toscana, il 18% in fase di prima
sperimentazione, il 27% è in fase di avvio. Il 18% è in fase di
programmazione, il 27% è impegnato nella trasformazione di altre
strutture esistenti.
È quanto emerge da un'indagine di Fiaso, Federazione Italiana
Aziende Sanitarie e Ospedaliere, su 74 aziende territoriali in
tutta Italia.
Per quanto riguarda le Case di comunità tra le attività
svolte sembra ben avviata l'integrazione con l'assistenza
specialistica e con i servizi sociali (svolta nel 68% delle
strutture). Positiva anche l'attenzione per la prevenzione, nel
61% dei casi. C'è ancora molto da fare, invece, per lo sviluppo
del monitoraggio da remoto a supporto della assistenza a
domicilio: solo nel 23% dei casi indagati viene svolta
assistenza domiciliare con telemonitoraggio.
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