"È nostro dovere, perché è possibile,
ridurre la mortalità e limitare un eventuale aumento delle
ospedalizzazioni che, a oggi, sono comunque assolutamente sotto
controllo come indicano i dati" e al momento "non c'e' nessun
allarme inoltre sul tema delle malattie respiratorie pediatriche
in Cina, che stiamo monitorando attentamente in stretto raccordo
con le Istituzioni internazionali". È quanto spiega Francesco
Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria.
"Il Servizio sanitario nazionale, in tutte le sue
articolazioni - spiega Vaia - è chiamato a impegnare ogni
risorsa per una campagna di prevenzione che vede nella
vaccinazione lo strumento decisivo".
"Per questo, con le ultime circolari alle Regioni - aggiunge -
abbiamo rimarcato l'importanza di promuovere l'offerta attiva
delle vaccinazioni affinché, oltre all'importante lavoro dei
Dipartimenti di prevenzione, dei medici di medicina generale,
dei pediatri di libera scelta e delle farmacie, la vaccinazione
sia disponibile anche negli ospedali e nelle Rsa, nonché negli
ambulatori pubblici e privati che hanno in carico le persone
fragili e/o affette da malattie croniche. Allo stesso modo,
massima attenzione continuerà a essere dedicata alla
sorveglianza dell'andamento epidemiologico di tutti virus
respiratori". "Desidero ringraziare a tale riguardo - conclude
Vaia - l'Istituto Superiore di Sanità per l'eccellente lavoro
svolto con il Sistema di sorveglianza RespiVirNet che ci
permette di avere settimanalmente dati aggiornati sui casi di
sindromi simil-influenzali su cui basare le nostre azioni di
sanità pubblica".
Al 22 novembre i posti letto in area medica sono stati 4.811
mentre la scorsa settimana erano 4.167 passando quindi dal 6,7%
al 7,7%.
Per le terapie intensive questa settimana i ricoveri salgono a
137 da 122, con un tasso di occupazione che passa dall'1,4% a
ll'1,5%.
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