Aumentare l'utilizzo in Italia dei test genomici che consentono di individuare le donne colpite da tumore al seno che possono evitare la chemioterapia. E' l'obiettivo della campagna di sensibilizzazione promossa da Fondazione Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), che vede la partecipazione della ballerina Carolyn Smith come testimonial. "Dobbiamo poter garantire a tutte le pazienti con tumore del seno eleggibili - circa 10mila, ma si tratta di un numero destinato a crescere - la possibilità di effettuare test genomici che possono evitare la chemioterapia. Non ancora a tutte, purtroppo, viene offerta questa opportunità ormai inserita nelle linee guida internazionali", rileva l'Aiom.
"L'uso dei test genomici nelle donne che presentano le caratteristiche adatte sta diventando ormai una prassi comune fra gli oncologi - afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom -. Tuttavia bisogna incrementarne l'utilizzo e svolgere un'attività di sensibilizzazione. Oggi grazie ai test genomici possiamo individuare le donne che necessitano o che possono evitare ulteriori altre terapie". La campagna si articolerà principalmente sui social con la diffusione di post per raggiungere il numero maggiore di utenti del web. E' resa possibile da un contributo non condizionante di Exact Sciences.
"Da paziente e da donna sento la responsabilità di rappresentare persone che vivono nella mia stessa condizione e con le quali condivido preoccupazioni e speranze - afferma Carolyn Smith -.
Tutti hanno il diritto di ricevere le cure migliori e per fortuna oggi esistono degli strumenti in grado di personalizzarle il più possibile". "Si calcola che circa 8.000 donne con carcinoma mammario ogni anno siano sottoposte alla chemioterapia e potrebbero evitarla - aggiunge Adriana Bonifacino, presidente di Fondazione IncontraDonna -. Sono terapie che impiegano risorse economiche rilevanti, dal momento che il costo medio dei cicli ammonta a più di 7.000 euro". Per permettere a tutte le pazienti di usufruire gratuitamente dei test nel dicembre del 2020 è stato istituito un Fondo di 20 milioni di euro per il rimborso degli esami. Si sono resi poi necessari un decreto attuativo e delibere da parte delle Regioni. L'Italia, conclude Bonifacino, "è arrivata tardi all'uso dei test genomici e non sempre vengono utilizzati in modo soddisfacente. E' il momento di recuperare il tempo perso".
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