Ogni anno in Italia si registrano 42.000 nuovi casi di tumore del polmone. Nell'ultimo periodo si sono realizzati passi in avanti significativi grazie alle nuove terapie e la sopravvivenza a 5 anni è passata dal 12% al 16% negli uomini e dal 14% al 20% nelle donne. Ma non è ancora abbastanza e restano varie criticità, a partire dal fatto che oltre il 50% dei pazienti con neoplasie toraco-polmonari viene trattato in strutture non sempre adeguate soprattutto per la profilazione biomolecolare della neoplasia. È quindi fondamentale che il paziente venga preso in carico in Gruppi multidisciplinari o strutturali come le Lung Unit, sulla scia delle Breast Unit che stanno riportando risultati importanti nel carcinoma mammario. È questo l'appello lanciato alla vigilia del Congresso Nazionale Fondazione Fonicap (Forza Operativa Nazionale Interdisciplinare contro il Cancro del Polmone)-Lilt, a Verona fino al 2 dicembre, dal presidente Fonicap, Antonio Santo. Presenti oltre 200 ricercatori provenienti da tutta Italia.
"È importante intervenire sugli aspetti organizzativi - sottolinea Santo -. In qualche ospedale italiano, fra cui l'ospedale Pederzoli di Peschiera, si è aperta la strada alla nascita della Lung Unit strutturale, con immediati vantaggi per i pazienti". Ma per Fonicap è fondamentale anche la creazione di una rete interdisciplinare nazionale oncopneumologica. Con questi presupposti è nato il network Fonicap, presieduto dalla professoressa Rossana Berardi, che conta su una rete di oltre 50 Giot (gruppi interdisciplinari di oncologia toracica) dislocati presso le principali strutture ospedaliere in tutta Italia per la presa in carico dei pazienti oncopneumologici. "È fondamentale fornire un supporto totalmente professionale ai pazienti e ai familiari - sottolinea Santo. - Della rete Fonicap fanno parte circa 1000 operatori sanitari e già questa è una platea virtuale che ci auguriamo potrà essere condivisa anche da altre organizzazioni sanitarie".
Il congresso sarà anche l'occasione per assegnare le borse di studio 2024 e per finanziare ricerche e studi clinici da realizzare nel prossimo anno. "Un compito di straordinaria importanza che ci vede in prima linea, soprattutto per garantire ai giovani la possibilità di fare ricerca in un'area dalle grandi prospettive", conclude Santo.
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