/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

==Scatizzi,'sciopero giusto, noi chirurghi a rischio estinzione'

==Scatizzi,'sciopero giusto, noi chirurghi a rischio estinzione'

Presidente Acoi, 'no a stipendi bassi e taglio delle pensioni'

ROMA, 05 dicembre 2023, 08:23

Redazione ANSA

ANSACheck

"Sciopero per la prima volta nella mia vita, a 64 anni, perché siamo a rischio estinzione. A parte la questione economica, cioè che guadagniamo sempre meno, adesso con questa manovra è stata introdotta anche la questione delle pensioni tagliate". Così, a Repubblica, il presidente dell'Acoi (i chirurghi ospedalieri) Marco Scatizzi.
    "Quasi ovunque c'è una sofferenza di personale - dice ancora - E' più difficile sostituire chi se ne va e chi resta ha meno possibilità di lavorare in modo tranquillo, cioè di fare bene il suo mestiere". I giovani medici "sono più disincantati. Ci sono ancora quelli che scelgono questo mestiere per passione ma si sentono sotto assedio. Sono minacciati dal contenzioso, che arriva a livelli insopportabili, e sottopagati. I loro coetanei che vanno a lavorare nel privato mettono insieme stipendi molto superiori. Poi c'è la questione della carriera. Non hanno scatti, entrano in servizio e restano fermi anni e anni".
    Secondo Scatizzi non ci si rende conto "che da qui a 5 anni rischiamo di chiudere gli ospedali a causa della mancanza di figure professionali, come noi chirurghi, i medici di pronto soccorso e gli anestesisti. I giovani scelgono altre specialità.
    Fare il chirurgo non dà più alcuno status symbol, quel rispetto di una professione molto rischiosa che un tempo ti spingeva a stare nel pubblico, dove ti guadagnavi un riconoscimento sociale. La paga era migliore, tra stipendio e libera professione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza