"I dati contenuti nel report
dell'Agenas sono delle grandi palle se non si parte dal
presupposto degli strumenti, ovvero del personale e delle
risorse economiche, con cui la Regione governa la sanità. La
Campania ha il livello più basso di personale e di risorse
finanziarie trasferite dal fondo sanitario nazionale, la cui
gestione da parte di tutti i Governi è delinquenziale; fare
dunque raffronti con altre regioni è un atto di cialtroneria.
Anzi, in relazione a tali dati di partenza abbiamo fatto
miracoli, come testimoniato durante la gestione del Covid, dove
non abbiamo avuto i morti per strada o nelle residenze per
anziani". Così il governatore Vincenzo De Luca, intervenuto a
Castel Volturno (Caserta) al Pineta Grande Hospital per un
evento sui percorsi di cura del piede diabetico, ha commentato i
dati diffusi ieri dall'Agenas sulla mobilità sanitaria
regionale, che vedono la Campania tra le regioni da cui ci si
sposta di più per curarsi.
"In Campania - ha aggiunto - abbiamo 10,9 dipendenti nella
sanità pubblica ogni mille abitanti, in Emilia Romagna sono
quasi il doppio, 18,2, in Veneto e Lombardia 15. Nel 2022
avevamo 60 euro procapite in meno per quanto concerne le risorse
del fondo nazionale rispetto alla media nazionale, quest'anno
abbiamo recuperato e stiamo a 30-40 euro, ma siamo sempre
l'ultima regione per il riparto del fondo nazionale. Negli
ultimi dieci anni la Campania e i suoi cittadini sono stati
depredati per la sanità di 3 miliardi di euro, quasi 300 milioni
di euro l'anno".
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