La maternità surrogata è un "processo riproduttivo che priva la donna di quanto di più profondo dona la maternità, è una sconfitta per la donna". E' l'opinione di Claudio Giorlandino, direttore generale dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine.
Con la maternità surrogata, sottolinea Giorlandino, "si perde quel rapporto intimo definito limbic imprinting. Una connessione profonda che tutte le madri hanno da sempre sperimentato e che sentono esistere in modo indissolubile. E' quel processo mediante il quale le esperienze prenatali si imprimono sul sistema limbico attraverso la madre e che la madre, da parte sua, vive e sperimenta come un primitivo senso di nutrizione, di accudimento, di legame indissolubile e profondo verso il prodotto del concepimento. Il sistema limbico comprende le strutture del cervello che controllano le emozioni, i ricordi, la passionalità ma anche la commozione, l'eccitazione, la sensibilità, l'empatia. Questo importante meccanismo differisce tra l'uomo e la donna. La natura ha fatto in modo che la donna, per essere madre, usi la porzione limbica evoluta più recentemente rispetto a quella maschile. Tutto serve a fare, della gravidanza, un processo infinitamente più profondo e strutturante la personalità femminile rispetto alla semplice biologia placentare".
Alla maternità surrogata ricorrono in genere, sottolinea, "donne che hanno difficoltà o impossibilità a portare avanti una gravidanza a causa di problemi medici o di fertilità, ad esempio per condizioni che rendono pericolosa o impossibile una gestazione oppure, più frequentemente, per essere state sottoposte a interventi chirurgici che hanno reso impossibile per loro portare avanti una gravidanza allo stesso modo di coloro che nascono senza l'utero. Tutte queste donne, però, hanno ovaie in grado di produrre ovociti fecondabili che, una volta fecondati possono essere trasferiti a una donna ricevente.
Ovviamente, in questi casi, la maternità surrogata può rappresentare l'unica opzione per avere un figlio biologico".
Rispetto invece al ricorso alla maternità surrogata da parte di coppie di uomini, secondo l'esperto si tratta di "uno sfruttamento del corpo femminile, divenuto recentemente illegale".
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