La proporzione di sequenziamenti
attribuibili alla variante JN.1 (discendente di BA.2.86), si
conferma in aumento, raggiungendo una prevalenza pari al 77%
nell'ultima indagine che ha preso in esame i campioni notificati
dal 15 al 21 gennaio 2024 contro il 38,1% rilevato nell'indagine
precedente.
Questi i risultati dell'ultima flash survey dell'Istituto
superiore di sanità.
La diffusione di questa variante è in aumento a livello
globale, rappresentando attualmente la variante dominante. In
base alle evidenze attualmente disponibili, JN.1 non sembra
porre rischi addizionali per la salute pubblica rispetto agli
altri lignaggi co-circolanti. Inoltre, si osserva una
co-circolazione di altre varianti virali, se pur con valori di
prevalenza in netta diminuzione, riconducibili a XBB, ed in
particolare alla variante d'interesse EG.5 (prevalenza nazionale
stimata al 7,3% contro il 30,6% della precedente indagine).
"Nell'attuale scenario - sottolinea l'Iss - è necessario
continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con
le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le
indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e
in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con
mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta
immunitaria".
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