L'equipe di Gastroenterologia
dell'ospedale Infermi di Rimini ha eseguito con successo un
delicato intervento in endoscopia che ha consentito di asportare
un tumore maligno allo stomaco e salvare così la vita a una
donna di 81 anni. La paziente aveva una lesione di 6x4
centimetri, "un adenocarcinoma infiltrante ben differenziato -
spiega il primario Marco Di Marco - ma per motivi legati alle
sue condizioni generali e alle sue plurime comorbidità era stata
giudicata inoperabile".
L'equipe riminese ha deciso di procedere con l'unico intervento
possibile, quello endoscopico, "però assai complesso, proprio
perché la lesione era già un tumore maligno, pertanto con
pochissime chance di essere radicale", aggiunge lo specialista.
Grazie ad una tecnica avanzata chiamata dissezione
endoscopica sottomucosa (ESD) è stato possibile alla fine di
novembre di "asportare completamente la lesione ottenendo
radicalità endoscopica ed istologica come se fosse stato fatto
un intervento chirurgico, e allo stesso tempo siamo riusciti a
preservare l'organo e la sua funzione fornendo preziose chance
di sopravvivenza alla signora", specifica Di Marco.
La tecnica è stata introdotta circa vent'anni fa in Giappone e,
a differenza dell'intervento chirurgico, non richiede bisturi.
L'asportazione avviene con accessori che scavano e rimuovono il
tumore salvaguardando i tessuti sani. Solitamente si impiega in
tumori agli stadi iniziali, a differenza di quanto capitato alla
paziente. In questo risiede la particolarità dell'intervento,
durato circa due ore e che il dottor Di Marco ha eseguito
assistito dagli infermieri Manuel Marchesciano e Annalisa
Saragoni.
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