Di fronte a una diagnosi di tumore il pensiero più impellente è quello della scelta dell'ospedale giusto in cui curarsi, specie per la chirurgia. Orientarsi non è semplice: in quest'ambito quasi un ospedale su 2 esegue interventi sotto soglia, ovvero un numero troppo basso di operazioni , e solo 13 hanno il bollino di qualità per i percorsi assistenziali. È il quadro che emerge da nuova mappa aggiornata 'Dove mi curo?', presentata oggi da Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia) al ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati del Programma Nazionale Esiti di Agenas.
Dal rapporto emerge che nel nostro Paese circa il 46% degli ospedali esegue interventi di chirurgia oncologica sotto soglia.
Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l'anno. Significa che al di sotto il centro non è in grado di offrire sicurezza e qualità degli esiti come quelli che operano sopra soglia. Tuttavia, la nuova mappa conferma un trend in calo di interventi in strutture sotto soglia, strutture che dal 2017 al 2022 si sono ridotte di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Di contro si è registrato un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali oltre il tetto fissato.
Rimane invece invariato il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali sopra soglia per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie.
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