"Siamo solo all'inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica. I prossimi obiettivi sono l'abolizione del tetto di spesa per le assunzioni di personale, l'aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi. Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico, fare in modo che i nostri professionisti restino nelle nostre strutture trovando condizioni economiche, professionali e organizzative, incentivanti". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, all'evento promosso a Roma dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato.
"Anche in questa sfida so di poter contare sull'appoggio della Fnomceo, sul suo impegno a far riscoprire la bellezza e l'importanza di scegliere questa professione perché se oggi l'universalità, la gratuità e l'equità del Servizio sanitario nazionale sono garantite - ha sottolineato Schillaci - è grazie a tutto il personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato che oggi celebriamo. Questa è la strada che vogliamo percorrere, insieme".
Oggi, ha ricordato Schillaci, "celebriamo la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato istituita durante la pandemia che oggi ci stiamo lasciando alle spalle, ma tenendo vivo il ricordo del sacrificio e dell’impegno delle donne e degli uomini del nostro servizio sanitario in prima linea a combattere il virus e ad assistere e salvare milioni di italiani. Fin dal primo giorno di Governo, abbiamo posto al centro della nostra azione la valorizzazione e la tutela del personale sanitario che è il cuore pulsante del Servizio sanitario nazionale e garantisce ogni giorno la piena attuazione del diritto fondamentale alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione". "Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a dare i primi segnali attraverso interventi concreti", ha affermato il ministro ricordando che "in questo anno, le misure che abbiamo adottato in sanità hanno posto al centro il personale sanitario": con il decreto Bollette si è intervenuti sull’area dell’emergenza-urgenza "con specifici incentivi e con misure per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari e il confronto con le categorie è continuo per migliorare e potenziare gli strumenti a nostra disposizione".
Nell'era ipertecnologica mantenere una medicina umana
"Nell’era di una medicina iper-tecnologica, dell’Intelligenza artificiale, è fondamentale tenere alta l’attenzione sulla necessità di mantenere viva una medicina sempre più umana, sulla capacità di prendersi cura dei pazienti con empatia, di ascoltare in fondo i loro bisogni, di non disperdere un fondamento della pratica medica: la comunicazione come tempo di cura". Lo proseguito Schillaci.
"Dobbiamo investire su queste abilità che rischiano di essere messe in ombra dalla tecnologia e dalla digitalizzazione. Si tratta di essere moderni, ma proseguendo anche nel solco degli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa e della dignità personae come recentemente ci ha ricordato il cardinale Pietro Parolin", ha concluso.
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