Evitare un sistema a due livelli in sanità e rivedere i meccanismi di finanziamento del SSN, in un quadro di crescita di nuovi bisogni di cura e di cambiamento della struttura demografica del paese. Sono alcuni dei temi trattati al primo Summit Sanità organizzato da Mefop Spa nell'ambito del progetto "Agorà Mefop Welfare". Le relazioni di Mefop e dei numerosi stakeholders presenti si sono focalizzate sul modello di integrazione tra pubblico e privato, partendo dagli interessanti dati emersi dalle ultime Indagini conoscitive promosse da Mefop.
Come dichiarato dal Presidente Mauro Marè, cresce notevolmente negli ultimi anni la percezione del bisogno sanitario; i cittadini italiani sono preoccupati per la loro salute e per quella della loro famiglia; tra i diversi bisogni emerge forte quello della tutela sociosanitaria e della non autosufficienza.
Oltre alle preoccupazioni degli italiani, crescono anche i bisogni di cura e il ricorso alle coperture private soprattutto per visite specialistiche, diagnostica, odontoiatria. In questo contesto però manca ancora una normativa solida di riferimento e "non fare non è più possibile", afferma Mauro Marè, "se non si interviene a innovare il modello di integrazione è alto il rischio di un sistema a due livelli, in cui al pubblico vengano lasciati i grandi rischi, più onerosi, e il privato potrebbe specializzarsi sulle più remunerative e meno rischiose spese di frequenza". L'evento è stata occasione per dare spazio alle voci di operatori provenienti dai Fondi sanitari, dalle compagnie e dai diversi provider sanitari. Presenti a livello istituzionale il senatore Francesco Zaffini, Presidente Commissione Permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, il senatore Daniele Manca, membro delle V Commissione permanente Bilancio, Fabio Pammolli, Consigliere del Ministro dell'economia e delle finanze e Americo Cicchetti, Direttore Generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute.
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