"Non sapremo mai quante vite Carlo
Urbani abbia salvato attraverso il suo sacrificio". Le parole
del presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini
nel ricordo del medico e microbiologo di Castelplanio (Ancona),
il primo a identificare e classificare la Sars nel corso della
pandemia esplosa nel 2003 in Vietnam, che fece oltre 700 morti,
e che costò la vita anche a Urbani il 29 marzo dello stesso anno
a Bangkok. La seduta aperta del Consiglio è celebrata in vista
del 29 marzo, Giornata regionale dedicata a Carlo Urbani,
appuntamento che si rinnova nel rispetto di quanto stabilito
dalla legge del 2020 con cui la Regione promuove la conoscenza e
la divulgazione dell'opera e della vita del medico-eroe a cui è
stato dedicato anche un museo a Castelplanio aperto un anno fa.
In aula è stato proiettato un estratto del docufilm che
ripercorre alcune fasi della vita del microbiologo ("Carlo
Urbani - Ho fatto dei miei sogni la mia vita") anche durante un
viaggio con i tre figli, momenti con la moglie Giuliana e della
sua attività in Paesi del Sud Est asiatico al servizio dei più
deboli. Nel 2003 Urbani identificò la Sars Cov-1, malattia
bloccata anche grazie alla sua attività. In videocollegamento
con la seduta aperta, conclusa per il ricordo di Urbani dal
presidente della Regione Francesco Acquaroli, anche Luca Urbani,
figlio di Carlo, vice presidente dell'Associazione Italiana
Carlo Urbani (Aicu) di cui è presidente di fratello Tommaso
Urbani, per portare avanti i valori promossi dal loro padre.
Carlo Urbani nel 1999 fu presidente della sezione italiana di
Medici Senza Frontiere e in quella veste ritirò per Msf a Oslo
il Premio Nobel per la Pace.
Del grande medico sono state ricordate le doti umane e
scientifiche, come precursore dell'utilizzo di misure di
prevenzione (dalle mascherine all'isolamento fino alla
vaccinazione), poi adottate durante la pandemia da Covid-19.
Collegato in video il professor Matteo Bassetti, direttore della
Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di
Genova che ha ricordato anche la profonda fede religiosa di
Urbani combinata con l'importante attività di medico e
ricercatore. "Con la pandemia - ha detto il professor Bassetti
- abbiamo toccato fino in fondo quanto l'umanità sia in debito
con Urbani: la sua azione nel 2003 salvò il pianeta".
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