"Il Punto di ascolto anti-mobbing
di Trieste è un esempio delle buone prassi che vengono messe in
campo in Fvg dal 2005 per garantire il benessere dei lavoratori
contrastando e prevenendo le molestie morali e psico-fisiche
nell' ambiente di lavoro. È inoltre strumento d'osservazione
privilegiato al fine di definire quelle azioni d'intervento che
vedono la nostra regione in prima linea nella tutela delle
persone. Avere un identikit di chi subisce fenomeni di mobbing
ci permette, infatti, di sviluppare linee d'intervento mirate
per contrastare questo fenomeno". Lo ha spiegato l'assessore
regionale al Lavoro, formazione e famiglia Alessia Rosolen alla
presentazione dell'attività annuale svolta dal Punto di ascolto
anti-mobbing Trieste, finanziato dalla Regione, gestito
dell'Associazione oltre le frontiere (Anolf) con il Comune di
Trieste che ha messo a disposizione gli spazi dove opera il
gruppo composta da un'operatrice di accoglienza, un avvocato
giuslavorista, una psicologa psicoterapeuta e da un medico
legale.
Il Punto è attivo da aprile 2023 e nell'annualità appena
trascorsa si sono rivolti allo sportello 32 utenti, di cui 21
donne e 11 uomini e globalmente si sono realizzati 66 colloqui
professionali: 35 consulenze legali, 22 psicologiche e 9
medico-legali. In base ai dati presentati a subire fenomeni di
mobbing sono soprattutto donne (66%) dai 41 anni in su, con
contratto a tempo indeterminato (69%) e in possesso di un titolo
di studio superiore (44%).
Rosolen ha rimarcato che "gli Sportelli operativi in Fvg
continuano a lavorare per dare risposte immediate e dirette ai
lavoratori: si passa dall'assistenza psicologica alla tutela
legale. Inoltre, le rilevazioni effettuate da queste strutture
sono importanti perché ci consentono di leggere il mercato del
lavoro con una lente diversa rispetto ai dati meramente legati
alle assunzioni o alle cessazioni dei rapporti di lavori".
Con Rosolen, il presidente dell'Anolf Ahmed Faghi Elmi ha
evidenziato che lo Sportello sia un importante strumento di
aiuto per coloro che si ritengono vittime di situazioni di
disagio e vessazione in ambito lavorativo, che a volte
sconfinano in vere e proprie molestie, soprattutto nei confronti
delle lavoratrici donne che in quanto maggiormente coinvolte
nelle necessità di cura familiari e dei soggetti fragili, si
possono trovare marginalizzate nel luogo di lavoro. Per quanto
riguarda le modalità operative dello Sportello, dopo il primo
contatto che nella maggioranza dei casi avviene telefonicamente,
via mail o di persona, avviene un primo colloquio informativo di
accoglienza e successivamente vengono fissati gli appuntamenti
con i professionisti. Il Punto di Ascolto è in via Capitelli 15
ed è attivo mercoledì e giovedì dalle 16.00 alle 20.00. Le
consulenze sono gratuite, riservate anche in anonimato e vi si
può accedere telefonicamente anche (351.7095391) e con mail
(antimobbing.trieste@gmail.com). È inoltre possibile avere
notizie sull'attività anche dal sito web
https://antimobbingts.it/.
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