Il dipartimento dell'Agricoltura
americano ha confermato che "la trasmissione mucca-mucca del
virus dell'aviaria è un fattore" che sta contribuendo
all'epidemia di aviaria tra le mucche in Usa, "anche se non è
chiaro esattamente come il virus si stia muovendo".
"Sappiamo che il virus viene diffuso nel latte ad alte
concentrazioni; pertanto, tutto ciò che entra in contatto con
latte non pastorizzato, latte versato, ecc. può diffondere il
virus", scrive l'ente statunitense nell'ultimo aggiornamento
delle Faq sulla situazione dell'aviaria A/H5N1. Al contrario, "a
oggi, non abbiamo riscontrato concentrazioni significative di
virus nei campioni provenienti dalle vie respiratorie, il che ci
indica che la trasmissione respiratoria non è un mezzo di
trasmissione primario".
Inoltre, il virus, dopo essere arrivato alle mucche da uccelli
infetti ed essersi diffuso tra i bovini, potrebbe aver fatto
anche il percorso inverso: "abbiamo prove che il virus si è
diffuso dagli allevamenti dei bovini da latte ai vicini
allevamenti di pollame", si legge ancora nel documento.
Tra gli animali infettati negli allevamenti, inoltre, ci sono
anche dei gatti, riferiscono i Centers for Disease Control and
Prevention, secondo cui il rischio per la popolazione generale
continua a rimanere basso. Tuttavia, "l'ampia diffusione
geografica dei virus dell'influenza aviaria A/H5N1" "sta creando
ulteriori opportunità per le persone di essere esposte a questi
virus" e "pertanto, potrebbe esserci un aumento delle infezioni
sporadiche nell'uomo derivanti da esposizioni di uccelli, bovini
e altri animali".
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