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Psichiatri, l'impatto negativo dei social si manifesta anche sui 19enni

Psichiatri, l'impatto negativo dei social si manifesta anche sui 19enni

Non solo nella prima adolescenza. Pesa pure il contesto familiare

ROMA, 30 maggio 2024, 09:41

Redazione ANSA

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Psichiatri, impatto negativo social si manifesta anche su 19enni © ANSA/EPA

Gli effetti dei social media sulla psiche possono variare a seconda dell'età e a 19 anni si diventa più fragili e vulnerabili, proprio come quando si è adolescenti, e l'impatto negativo colpisce tanto le donne quanto gli uomini.

Oltre all'età, gli effetti dei social dipendono anche dalla presenza di un ambiente familiare disfunzionale, da problemi legati a una disabilità, dalla salute mentale o dalla sensazione di solitudine sociale, con un aumento del rischio di dipendenza.

A fare luce sulla complessità dell'influenza dei social e del web sulla salute mentale degli utenti è una nuova review condotta da un gruppo di ricercatori internazionali. I risultati, pubblicati sulla rivista World Psychiatry, sono stati discussi a Verona in occasione del congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria (Sip) che festeggia i suoi 150 anni.

Secondo il nuovo studio-review, le ragazze risentono maggiormente dell'uso eccessivo dei social nella prima adolescenza, tra gli 11 e i 13 anni, mentre i ragazzi tra i 14 e i 15 anni. Entrambi i gruppi mostrano però una sensibilità particolare al termine dell'adolescenza, verso appunto i 19 anni.

"La connettività alla rete Internet - spiega la presidente Sip, Liliana Dell'Osso - è diventata onnipresente ma, paradossalmente, 'invisibile', tanto che studiosi e ricercatori da anni tentano di valutarne i correlati sulla capacità di attenzione ed i processi di memoria, senza risultati univoci. In particolare sui giovanissimi che, secondo una survey del 2023 condotta tra 1.453 individui, nel 50% dei casi si descrivono come 'sempre online'". Tuttavia, sottolinea Emi Bondi, presidente uscente Sip, "la letteratura scientifica sull'impatto di Internet e dei social è piuttosto contraddittoria. Alcuni studi ne demonizzano l'uso, altri invece ne sottolineano il potenziale anti-stigma ed il ruolo di facilitatore di connessioni". Una survey del 2020 ha ad esempio dimostrato che un uso moderato dei dispositivi digitali (da 1 a 2 ore al giorno) è associata nei bambini a un miglior funzionamento psicosociale, rispetto a un uso blando (meno di un'ora al giorno) o intenso (circa 5 ore). Diverso impatto sulla salute mentale è invece l'uso dei social media, che tende a coinvolgere la quotidianità di un individuo, e rispetto ai quali l'astensione produce notevoli cambiamenti nel benessere. 
   

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