È una vera e propria chiamata
all'azione per la prevenzione di malattie neurodegenerative come
Alzheimer, Parkinson, Sla e sclerosi multipla la nuova edizione
di 'Preserving the Brain', che rientra in Human Brain, il
progetto sulle neuroscienze a cui si dedica la fondazione Prada.
Realizzato con 15 Istituti di neuroscienze di università
internazionali e cinque associazioni italiane di pazienti,
'Preserving the Brain: Call to Action' ha un programma che
include un congresso internazionale (che si svolgerà nella sede
della fondazione a Milano il 16 e 17 ottobre), una mostra e una
serie di incontri che proseguiranno fino al 7 aprile.
"La mostra scientifica realizzata con modalità che rendono
i contenuti comprensibili a tutto il pubblico e gli incontri
concepiti in collaborazione con le organizzazioni e associazioni
dei pazienti - ha spiegato Giancarlo Comi, presidente del
comitato scientifico di Preserving the Brain - hanno proprio
l'obiettivo di coinvolgere l'intera comunità in tutte le sue
articolazioni nella lotta contro le malattie neurodegenerative".
Malattie non curabili per cui la prevenzione è importante.
"Quasi sempre - ha aggiunto - è il sommarsi di varie radici
nutrite da fattori genetici e ambientali a generare la
patologia. La prevenzione, cioè l'individuazione di queste
radici, può consentire di bloccarne le conseguenze. Alcune di
queste radici le piantiamo noi stessi, per questo gli individui
devono avere un ruolo diretto nel processo di prevenzione. Ciò
comporta un ruolo attivo della persona non solo nel momento
della malattia, ma anche nel prevenirla".
Secondo Miuccia Prada, presidente della Fondazione, "è
indispensabile accompagnare la ricerca e la divulgazione
scientifica con un'attività di sensibilizzazione e un programma
di azioni concrete in grado di incidere sui nostri comportamenti
coinvolgendo chi si confronta quotidianamente con le malattie
neurodegenerative, non solo da un punto di vista strettamente
medico". "Siamo felici che questo forum internazionale sia
diventato, come avevamo auspicato durante la prima edizione - ha
concluso -, un appuntamento ricorrente che contribuisce a
connettere i centri di ricerca tra loro e con una comunità più
ampia ed eterogenea".
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