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Acquaroli,'Criticità ci sono ma nostra sanità è all'avanguardia'

Acquaroli,'Criticità ci sono ma nostra sanità è all'avanguardia'

'Servono efficienza organizzativa e risorse, ma anche tempo'

ANCONA, 21 agosto 2024, 18:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le criticità nel sistema sanitario ragionali ci sono ma il percorso imboccato dalla Regione Marche con la Riforma punta a superarle trovando le soluzioni. Nel parla il presidente della Regione Francesco Acquaroli che con un post risponde alle "molte segnalazioni di criticità" che riceve.
    "La maggior parte di esse - spiega - riguardano le liste di attesa ma non solo" e del resto le "difficoltà non toccano solo le Marche ma anche le altre Regioni, problematiche talmente sentite che il Ministro Schillaci e il Governo Meloni, dopo moltissimi anni di tagli e restrizioni, sono intervenuti con un decreto dedicato".
    "Le criticità maggiori però - sottolinea Acquaroli - sono sul territorio, ovvero tutti quei servizi, compresa la medicina generale, che soffrendo e non riuscendo a drenare la domanda di salute, scarica sul sistema delle liste di attesa e sull'emergenza un numero elevato di prestazioni inappropriate che sottraggono forze al sistema sanitario stesso".
    E segnala "alcuni macro esempi delle cause che mettono in sofferenza il sistema sanitario quotidianamente": "si pensi agli accessi ai Pronto Soccorsi dei codici bianchi e verdi, che non trovando risposte altrove sono costretti a fare lunghe attese.
    D'altronde il territorio per molti anni non è stato debitamente sostenuto e organizzato, lasciando i medici di medicina generale a se stessi, non prevedendo neanche la sostituzione per alcuni di essi che sono andati in pensione".
    "La nostra riforma, che si snoda su tre fasi, si è posta l'obiettivo - spiega il Presidente - d'individuare queste criticità e studiare le soluzioni per ognuna di esse. Occorre maggiore efficientemento organizzativo e risorse ma anche tempo". Del resto, osserva "È semplice capire che dove è mancata la programmazione, lasciando presìdi e territori deserti, la ricostruzione del sistema non può prescindere dalla presenza fisica di operatori e professionisti preparati e qualificati che vanno reperiti tra le disponibilità. Certo la tecnologia, penso alla telemedicina, può aiutarci ma da sola non basta".
    "La nostra sanità - ricorda - resta comunque all'avanguardia del sistema sanitario come attestato dalle classifiche Agenas sui LEA, e quando la riforma sarà completamente operativa, il sistema sarà ancora più efficiente, di questo siamo certi.
    Continueremo ad approfondire ogni criticità con le relative soluzioni messe in campo nei prossimi giorni al fine di condividere con tutti voi un percorso conoscitivo complesso ma necessario".
   

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