(v. 'Dottoressa aggredita da marito paziente...' delle 18.41)
"Ci dimetteremo tutti, avevo detto
l'altro giorno dopo l'aggressione alla collega in provincia di
Taranto. Purtroppo, di fronte all'escalation di violenza cui
stiamo assistendo in Puglia, sta già accadendo. E senza
interventi immediati, diventerà sempre peggio". Commenta così
Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei medici di Bari la
notizia dell'ennesima aggressione ai danni di una guardia
medica, questa volta avvenuta a Minervino di Lecce.
"Esprimo a titolo personale e a nome dell'Ordine dei medici
che rappresento solidarietà alla collega aggredita e all'Ordine
di Lecce. - prosegue Anelli -. Abbiamo molto apprezzato
l'iniziativa della Asl di Lecce che insieme alla Fimmg di Lecce
ha chiesto al prefetto un incontro per valutare come arginare
l'ondata di episodi di violenza ai danni di medici che si stanno
susseguendo".
"Bisogna prendere atto che la violenza nei confronti degli
operatori sanitari è ormai endemica nella nostra società, come
una malattia che non si riesce completamente ad eradicare. E a
farne maggiormente le spese spesso sono le donne. Bisogna che il
sistema si organizzi per garantire sicurezza agli operatori -
aggiunge Anelli - sicurezza che, ricordo, è un diritto
costituzionalmente tutelato". "I medici e gli altri operatori
sanitari - aggiunge - non posso essere lasciati soli, come già
nel 2020 denunciava il film Notturno prodotto dalla Fnomceo
(Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri) per evidenziare la solitudine delle guardie
mediche".
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