"La Regione Campania ha diramato
una richiesta
straordinaria di 300 unità di sangue destinate a pazienti
talassemici. Una richiesta di aiuto alla quale il Friuli Venezia
Giulia ha risposto immediatamente mettendo a disposizione 170
unità, delle quali 125 già inviate. Questo intervento si
aggiunge alle 100 unità di sangue che, sempre per pazienti
talassemici, sono state consegnate alla Sardegna in aggiunta
rispetto alla convenzione standard in essere con quella regione.
Ad oggi, quindi, grazie all'impegno straordinario dei donatori,
il nostro sistema ha saputo mettere a disposizione ben 225 unità
di sangue garantendo anche le condizioni previste
dalle convenzioni con il Centro nazionale sangue". Lo afferma
l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi.
Che aggiunge: "Dobbiamo sempre ricordare che dietro ai numeri
ci sono donne e uomini che con il loro impegno, la loro
passione, il loro cuore, e senza chiedere nulla in cambio ma
solo per dovere civico, responsabilità e solidarietà umana,
rendono possibile il dono della vita a tanti altri concittadini.
Questo loro impegno è
un orgoglio per tutta la regione al quale si unisce la
gratitudine per lo straordinario lavoro al nostro sistema
professionale".
La talassemia, che si presenta in varie forme di gravità, è
una malattia ereditaria del sangue caratterizzata da anemia
cronica, si manifesta nelle popolazioni residenti in aree un
tempo paludose o acquitrinose nelle quali, per secoli, era
presente la malaria. Si stima che in Italia i pazienti affetti
da talassemia siano oltre settemila. La beta-talassemia,
variante più diffusa nel bacino mediterraneo, può essere
contrastata, nella maggior parte dei casi, con ricorrenti
donazioni di sangue: una ogni 15-20 giorni. Una terapia avviata
in tenera età e che deve continuare per tutta la vita con
trattamenti farmacologici mirati. "Il ruolo dei donatori di
sangue, in particolare di quelli abituali, è imprescindibile per
dare a queste persone una speranza di vita - dice Riccardi - Per
questo vanno ringraziate le organizzazioni di volontariato che
tanto fanno per rendere possibile una raccolta che vede il Fvg
ai vertici nazionali per numero di donazioni. Ma vanno
ringraziate anche perché, con un impegno encomiabile e
instancabile, fanno di tutto per reclutare nuovi volontari
rendendo possibile il passaggio generazionale di quella
responsabilità civile che è alla base del nostro patto sociale".
"Proprio l'abitudine al dono è il rimedio a una necessità di
sangue ed emoderivati elevata in regione e in tutta la nazione.
Occorre sostenere un cambiamento di mentalità, trasformare il
dono del sangue in attestato di partecipazione civile condiviso
da tutti i cittadini. Si devono sostenere in ogni modo le
associazioni di volontariato in questo compito strategico per la
salute di tutti".
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