"Il prossimo 8 ottobre si terrà ad
Ancona il G7 della Salute presieduto dall'Italia. Rivolgiamo un
appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al
ministro della Salute Orazio Schillaci perché portino sul tavolo
il tema della demenza e sottolineino l'urgenza di interventi
concreti. Serve una strategia globale per combattere la demenza
e serve ora". Così Katia Pinto, presidente della Federazione
Alzheimer.
L'appello arriva in corrispondenza delle iniziative legate al
XIII Mese Mondiale Alzheimer, che si celebra a settembre e ha
l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sull'Alzheimer e le
demenze in generale. Queste patologie rappresentano la settima
causa di morte a livello globale e tra le prime cause di
disabilità. Nel mondo oltre 55 milioni di persone che vivono con
una forma di demenza e il loro numero è destinato a crescere:
saranno 78 milioni tra cinque anni e 139 milioni entro il 2050.
Solo in Italia si contano 1,48 milioni di persone con demenza;
saranno 2,3 milioni entro il 2050. Enormi anche i costi: 1.300
miliardi di dollari annui che potrebbero più che raddoppiare
entro il 2030.
"È tempo di agire sulla demenza. Ogni momento conta", afferma
Paola Barbarino, amministratore delegato di Alzheimer's Disease
International. "Bassi livelli di consapevolezza, disinformazione
e discriminazione ostacolano gli sforzi per combattere la
demenza", aggiunge. "Il 75% di coloro che convivono con una
demenza lo fa senza diagnosi. Con una diagnosi tempestiva le
persone possono accedere al supporto post-diagnostico necessario
per consentire loro di vivere bene e in modo indipendente il più
a lungo possibile. Ma anche su questo c'è ancora molto da fare:
l'85% delle persone con demenza, compresi i casi non
diagnosticati, non riceve alcun supporto post-diagnostico",
conclude Barbarino.
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