I pronto soccorso sul territorio italiano sono 525 e offrono assistenza 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno, integrandosi con il sistema del 118. Solo nel 2023 hanno registrato 19,7 milioni di accessi e sono un riferimento per chi ha bisogno di cure tempestive o è in pericolo di vita. Servono però più medici specializzati per garantire un servizio essenziale in tempi di attesa giusti. Promuoverne il 'reclutamento' è l'obiettivo di "Noi salviamo vite", le campagna presentata oggi al ministero della Salute per aumentare le adesioni alla Specializzazione in medicina di emergenza e urgenza.
Lo scorso anno accademico, infatti, delle 945 borse per l'Emergenza-urgenza messe a bando in 37 atenei è stato assegnato solo il 25%. Per questo, il ministero della Salute, in collaborazione con l'associazione Italian Emergency Medicine Schools e con la partecipazione del Policlinico Universitario Agostino Gemelli ha realizzato la campagna di comunicazione #noisalviamovite. La campagna, che si rivolge ai laureandi e laureati in medicina, sarà diffusa nei mesi di settembre e novembre, periodi durante i quali gli oltre 14.000 studenti che hanno partecipato alle prove di selezione dovranno decidere a quale specializzazione iscriversi.
A promuovere l'iniziativa Francesco Franceschi, presidente Italian Emergency Medicine Schools. "Il nostro messaggio - spiega Franceschi, che dirige la Uoc Medicina d'urgenza presso la fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma - è un invito ai giovani a scegliere con il cuore. Molti studenti di medicina fanno la tesi in medicina di emergenza e urgenza, ma poi scelgono seguendo altri criteri, come quelli economici". Proprio al lato emotivo punta la campagna: per realizzarla sono stati intervistati specializzandi in medicina di emergenza-urgenza e medici già formati. Le loro testimonianze su esperienze e storie tratte dal lavoro quotidiano in pronto soccorso sono state raccolte in un video teaser e 10 video reel per i social.
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