Un over 50 su cinque convive con l'Alzheimer, per un totale in Italia di circa 600 mila persone. Nel nostro Paese sono tre milioni i familiari che li assistono e che spesso si accorgono dei primi segnali di questa malattia che ruba i ricordi e l'autonomia di chi ne soffre. Sintomi spesso subdoli e sottovalutati, tanto che le persone affette da demenza ricevono una diagnosi accurata e tempestiva in meno del 20 per cento dei casi. E' con l'obiettivo di non dimenticarsi dell'Alzheimer che, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale, Lilly lancia la campagna 'Pensaci, per non dimenticarlo', presentata oggi a Roma.
La malattia di Alzheimer può progredire lentamente nell'arco di 10-20 anni, passando dalla fase preclinica non sintomatica, alla demenza grave, con un impatto sempre maggiore sulla vita quotidiana. "Inizia spesso con piccoli segni, di cui a volte non è facile accorgersi - dichiara Alessandro Padovani, direttore della Clinica Neurologica dell'Università di Brescia e presidente della Società italiana di Neurologia - A volte, soprattutto nelle persone che sono avanti negli anni, questi piccoli deficit non vengono riconosciuti: dimenticare dove si è posteggiata l'auto, attribuire dei nomi diversi alle persone che si conoscono, o anche solo cambiare abitudini. Spesso si tratta di segnali subdoli e difficili da intercettare. È importante - sottolinea il neurologo - non derubricare, o ritenere che tutto questo sia normalmente legato all'invecchiamento".
L'impreparazione dei sistemi sanitari e lo stigma rispetto a questa malattia, fanno ritardare il primo accesso al percorso diagnostico. Una maggiore consapevolezza dei primi sintomi della malattia, così da rendere sempre più frequente una diagnosi precoce, fondamentale per intervenire sulla sua progressione e garantire una migliore qualità di vita sono gli obiettivi della campagna 'Pensaci, per non dimenticarlo'. Al centro, un video, che integra una parte emozionale, basata su brani tratti dal romanzo "Elegia per Iris" di John Bailey, letti dall'attore Luca Ward.
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