LionDx, azienda italiana impegnata
nella diagnostica molecolare con sede a Pordenone, ha siglato un
accordo con l'australiana Microbio per sviluppare un test di
rilevamento dei patogeni che causano la sepsi. Si tratta -
spiega l'azienda friulana - di un test "unico e rivoluzionario,
in quanto altamente sensibile e adatto anche ai piccoli pazienti
in età pediatrica". Il test è in grado di identificare ben 26
diversi agenti patogeni da meno di 0,5 millilitri di sangue, una
quantità pari a circa un decimo di un cucchiaino da caffè, che
rende il prelievo "non invasivo" e "affrontabile sia da parte
dei bambini sia da parte di pazienti immunodepressi".
La collaborazione fra le due aziende consentirà di mettere a
disposizione degli ospedali italiani "strumenti diagnostici
avanzati, capaci di migliorare drasticamente le possibilità di
sopravvivenza dei pazienti colpiti da sepsi, rispondendo con
maggiore rapidità ed efficacia a una delle maggiori sfide della
medicina moderna".
Ogni anno, la sepsi uccide 11 milioni di persone nel mondo e
solo in Italia si contano circa 20 decessi al giorno. Ma non si
parla solo di adulti: i neonati, soprattutto i prematuri, e i
bambini sotto i 5 anni sono tra i gruppi più vulnerabili alla
sepsi. Secondo diverse stime circa il 40% dei casi di sepsi nel
mondo riguarda bambini sotto i 5 anni, con un tasso di mortalità
che varia tra il 5% e il 20%, a seconda della gravità e della
tempestività della diagnosi.
La sepsi è una risposta infiammatoria dell'organismo a
un'infezione che può portare al malfunzionamento degli organi e
se non trattata rapidamente, può risultare fatale. Da qui
l'importanza di una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo
e mirato, in grado di aumentare le possibilità di sopravvivenza.
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