/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dal 2018 raddoppiati i farmaci a rischio carenza, da 1.600 a 3.700

Dal 2018 raddoppiati i farmaci a rischio carenza, da 1.600 a 3.700

Osservatorio Nomisma, per 8 medicinali su 10 esiste l'equivalente

ROMA, 17 ottobre 2024, 14:02

Redazione ANSA

ANSACheck
Dal 2018 raddoppiati i farmaci a rischio carenza, da 1.600 a 3.700 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal 2018 raddoppiati i farmaci a rischio carenza, da 1.600 a 3.700 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Negli ultimi cinque anni la carenza di farmaci è diventata un problema sempre più pressante a livello globale e l'Italia è tra i Paesi più colpiti. Secondo i dati dell'Agenzia italiana del farmaco nel periodo 2018-2024 il numero di farmaci a rischio carenza è più che raddoppiato, passando da poco più di 1.600 a oltre 3.700. Per quasi otto medicinali a rischio carenza su dieci esiste, però, un corrispettivo equivalente: un dato che conferma l'importanza dei cosiddetti 'generici', ovvero i medicinali senza marca ma intercambiabili con il prodotto originale brevettato. Emerge dall'Osservatorio Nomisma 2024 sul Sistema dei farmaci equivalenti in Italia, presentata a Roma, presso l'Ara Pacis, con la partecipazione di istituzione, industria e operatori sanitari.
    Quasi la metà (44%) delle carenze registrate nel 2024 è dovuta alla cessazione definitiva della commercializzazione, mentre poco più di un quarto è legata a problemi di produzione.
    La cessazione della commercializzazione riguarda spesso farmaci per le malattie croniche, come quelle cardiovascolari. "Gli originator spesso non trovano economicamente vantaggioso produrre farmaci per trattare malattie meno redditizie, anche per questo equivalenti e biosimilari sono sempre più essenziali per la cura delle patologie croniche complesse". Nel 2023, ad esempio, il 70% dei volumi dei farmaci oncologici e antidiabetici commercializzati in Europa è stato rappresentato da medicinali equivalenti, quota che sale al 82% se consideriamo i farmaci agiscono sul sistema immunitario.
    "Stiamo toccando con mano ogni giorno nelle farmacie e negli ospedali - ha commentato il presidente di Egualia, Stefano Collatina - cosa significa non trovare farmaci che diamo per scontati: non possiamo ignorare la china che sta prendendo il sistema e dobbiamo invertire urgentemente la rotta, già in questa legge di Bilancio. Ci sono misure di sistema che possono essere introdotte senza impatto di spesa pubblica, come stabilire che le procedure di gara si svolgono per accordo quadro" e "oneri impropri che pesano sulle imprese che vanno rivisti". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza