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Ha complicazioni la metà dei neonati da una mamma con diabete tipo 1

Ha complicazioni la metà dei neonati da una mamma con diabete tipo 1

Eccessiva crescita fetale, parto pretermine per aumento del glucosio

ROMA, 24 ottobre 2024, 11:23

Redazione ANSA

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Ha complicazioni la metà dei neonati da una mamma con diabete tipo 1 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha complicazioni la metà dei neonati da una mamma con diabete tipo 1 - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La metà dei neonati da mamma con diabete tipo 1 può presentare complicazioni. Tra le più frequenti "eccessiva crescita fetale (Lga, neonati più grandi per l'età gestazionale), maggiore ricorso alla terapia intensiva neonatale e parto pre-termine per l'aumento dei livelli di glucosio materno", spiega Veronica Resi, coordinatrice del Gruppo di studio diabete e gravidanza Amd-Sid, al 30/mo Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia (Sid). Il Gruppo ha redatto un documento sull'utilizzo della tecnologia in gravidanza, spaziando dai sistemi di monitoraggio ai microinfusori, in supporto ai colleghi che si occupano di gravidanza complicata da diabete.
    Le donne con livelli di emoglobina glicosilata (HbA1c) superiori al 6.5% alla 13° settimana hanno parti pretermine nel 48% dei casi rispetto a coloro in target glicemico, e nel 35,7% dei casi alla 34° settimana, rispetto al 16,2% di quelle in target. Per quanto riguarda la dimensione dei neonati, il rischio di un neonato Lga per chi non gode di controllo glicemico ottimale è del doppio rispetto a chi lo ottiene: 26,8% contro il 14,6% alla 13° settimana, e 54,9 contro 47,4% alla 24°.
    Le tecnologie applicate al monitoraggio del glucosio sono un'innovazione fondamentale: le donne che utilizzano tali sistemi (Cgm-Rt) hanno osservato un miglioramento del compenso glicemico ma anche una riduzione degli effetti avversi neonatali, con "diminuzione delle ipoglicemie neonatali e un minore ricorso a ricoveri in terapia intensiva", prosegue Resi, che evidenzia anche la crescente diffusione dei sistemi di infusione insulinica "grazie al fatto che essi garantiscono un miglioramento sensibile del compenso glicemico".
    Vale in particolare gli ibridi ad ansa chiusa (Hcl): le donne in terapia con Hcl mantengono "un controllo glicemico adeguato 10.5% più alto rispetto al gruppo di controllo", afferma Raffaella Buzzetti, presidente eletta Sid, sottolineando però come l'unico Hcl con indicazione ufficiale approvato in Europa e Italia è il CamAps Fx: "Molti studi appena usciti stanno sempre più supportando l'utilizzo di questi sistemi evidenziando un aumento sostanziale del tempo in cui i livelli di glucosio sono controllati e in target rispetto alle cure standard in tutti e tre i trimestri di gravidanza". 
   

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