/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rendiconto Regione: Ruggeri, 'fotografia di un fallimento'

Rendiconto Regione: Ruggeri, 'fotografia di un fallimento'

Esponente M5S elenca iu rilievi della Corte dei Conti

ANCONA, 04 novembre 2024, 16:13

Redazione ANSA

ANSACheck

L'amministrazione regionale di destra si era insediata 4 anni fa con i migliori auspici e promesse di cambiamento. Il Rendiconto generale della Regione relativo all'anno 2023, che andrà in approvazione domani nell'Assemblea legislativa regionale, è la fotografia dell'attuazione delle politiche regionali, ed ancora una volta certifica che la svolta efficentista c'è stata solo nella propaganda di qualche solerte assessore, mentre nella realtà nessun beneficio è arrivato ai cittadini dal cambio di amministrazione, ma solo delusioni. E' quanto afferma Marta Ruggeri, capogruppo del M5S in consiglio regionale e relatrice di minoranza.
    Ruggeri cita il giudizio della Corte dei Conti che, spiega "ha evidenziato molte criticità". A partire dal mancato rispetto dei programmi di spesa per le opere pubbliche, un fenomeno che assume oggi una grande rilevanza, perché dalla tempestività nella realizzazione dei programmi di spesa dipende la corretta gestione dei fondi provenienti dal Pnrr ed il riconoscimento della spesa stessa da parte della Commissione Europea. Se non saranno completati e rendicontati nei termini previsti, gli investimenti finanziati dai fondi del Pnrr rischiano di rimanere a carico del bilancio regionale, con grave pregiudizio per l'equilibrio delle finanze della Regione e della sua capacità di spesa corrente per i servizi ai cittadini".
    Ancona i giudici amministrativi hanno evidenziato "ritardi anche nell'attuazione degli interventi per la ricostruzione ed il rilancio dei territori colpiti dal sisma degli anni 2016 e 2017.
    A tutto il primo semestre 2024 la percentuale di stato di attuazione degli interventi pubblici programmati è ferma al 6,1%. Particolarmente penoso è il capitolo dell'edilizia scolastica, dove al 30.06.2024 su un totale di 164 interventi previsti ne risultavano completati solo 3.
    Molte le critiche anche sulla gestione degli Enti e società partecipate della Regione, a cominciare da Atim, la cui gestione è stata definita dalla Corte dei Conti "un coacervo inestricabile di direttive ed indirizzi, spesso difficilmente inquadrabile in un lineare ed idoneo contesto programmatorio, normativo e amministrativo".
    Rapporti tra Regione e Atim che "oltre a mostrare profili di inefficienza, fanno emergere il mancato rispetto di basilari principi contabili in tema di programmazione e rendicontazione, e denotano una condotta dell'Amministrazione regionale elusiva dei principi di veridicità, attendibilità, correttezza e comprensibilità del bilancio dell'ente territoriale". Non stupisce se - sottolinea Ruggeri -, date queste premesse, ci tocca leggere sui giornali notizie di affidamenti diretti di servizi ad aziende per importi che farebbero sospettare un uso disinvolto delle risorse regionali. Ma fallimento maggiore, ancora una volta, riguarda la gestione dei servizi sanitari, competenza principale delle regioni".
    Sulle liste d'attesa, la Regione Marche ha speso 9 milioni di euro nel 2023 e 13,2 milioni nel 2024 per finanziare il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d'attesa, anche aumentando gli acquisti di prestazione ospedaliere e di specialistica ambulatoriale dagli operatori privati. Nonostante la supplenza della sanità privata, il riassorbimento dei ritardi accumulati nel periodo pandemico sulle prestazioni sanitarie è avvenuto solo in minima parte. Molto poco, in particolare, sulle prestazioni ambulatoriali, come ben sanno i cittadini che si sono trovati nella necessità di dover prenotare al CUP una visita specialistica o una prestazione diagnostica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza