A cinque anni dall'arrivo in Italia
della prima terapia genica anticancro, le Car-T sono oramai una
realtà ben presente nella pratica clinica di numerosi centri
italiani'. Diventate un nuovo paradigma di cura per alcuni
tumori del sangue, aggressivi e refrattari, e motivo di speranza
per i pazienti dopo tanti fallimenti, fanno parte di un
"'viaggio nel futuro' appena iniziato". Se infatti "da un lato
aumenta il numero delle Car-T cells autorizzate in oncologia e
onco-ematologia e nei laboratori di tutto il mondo la ricerca
scientifica avanza velocemente, dall'altro le Car-T, come le
conosciamo oggi sono solo il primo passo su un cammino in
profonda evoluzione e con molti interrogativi a cui dare
risposte". In questa prospettiva Ail - Associazione italiana
contro leucemie, linfomi e mieloma, ha deciso di riprendere, da
Milano, il 'viaggio' di Car-T - Il futuro è già qui, campagna
itinerante e online nata nel 2021, per informare pazienti,
familiari, caregiver e specialisti, e migliorare la conoscenza,
l'accesso e la gestione dei trattamenti, con uno sguardo alle
esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati
e ai futuri ambiti di applicazione.
"L'arrivo delle Car-T in Italia - sottolinea Giuseppe Toro,
presidente dell'Ail - è stato atteso per lungo tempo e quando
finalmente queste terapie si sono rese disponibili hanno
generato molte aspettative e domande. Ail ha subito avvertito la
necessità di scendere in campo con una informazione chiara e
corretta: è nata così la campagna 'Car-T - Destinazione futuro',
ideata con l'obiettivo di fare educazione su queste innovative
terapie cellulari".
In Italia fino ad oggi sono stati trattati più di 1.400
pazienti, tanti considerato che la prima somministrazione risale
al 2019 e che per un lungo periodo solo un centro presso
l'Istituto nazionale dei tumori di Milano è stato autorizzato ad
effettuare questi trattamenti. Attualmente sono circa 30 i
centri abilitati sul territorio nazionale e, di questi, 10 in
Lombardia. Sta maturando anche l'esperienza nell'utilizzo e
nella gestione delle terapie Car-T e si accumulano evidenze e
dati clinici. "Già oggi il 50% circa delle leucemie
linfoblastiche acute ed il 40% dei linfomi a grandi cellule B
vengono guariti da questa terapia - dichiara Paolo Corradini,
Direttore Divisione di Ematologia, Fondazione Irccs Istituto
nazionale dei tumori (Int) di Milano -. Le cellule Car-T sono
una delle strategie più innovative e promettenti per il
trattamento delle patologie ematologiche refrattarie. Le Car-T
dimostrano di funzionare laddove non funzionava più niente".
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