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Fnomceo, selezionare i migranti non è compito del medico

Fnomceo, selezionare i migranti non è compito del medico

Mozione sulla scelta dei non vulnerabili da mandare in Albania

ROMA, 22 novembre 2024, 15:33

Redazione ANSA

ANSACheck
Un gruppo di immigranti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un gruppo di immigranti - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La selezione dei migranti a fini amministrativi non è un processo di cura". Il medico ha un solo fine: curare senza alcuna discriminazione e "dovrà essere perseguito in tutti i percorsi del protocollo Italia-Albania che coinvolgono i medici".

Nei percorsi che coinvolgono i medici serve "prevedere la presenza di figure adeguatamente formate".

Lo precisa una mozione la Federazione degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri rispondendo alle segnalazioni di organizzazioni umanitarie - tra le quali Emergency e Medici senza Frontiere - sulle modalità per la selezione delle persone non vulnerabili da trasferire nei centri in Albania. Il Comitato Centrale, dopo aver richiamato alcuni articoli del Codice di Deontologia medica - il 3, sui doveri del medico, il 4, sui principi di libertà indipendenza autonomia e responsabilità, il 6 su efficacia sicurezza e umanizzazione dei servizi sanitari e l'uso ottimale delle risorse pubbliche e private e il 32 sulla tutela dei soggetti fragili e vulnerabili - afferma appunto che "il medico nel rispetto dei sopracitati articoli ha un'unica finalità che è quella di curare le persone senza alcuna discriminazione nel rispetto della dignità della persona e dei diritti riconosciuti dalla Carta Costituzionale e dalle Convenzioni Internazionali sottoscritte dal nostro Paese".

 "Tale finalità di cura - continua il Comitato Centrale - dovrà essere assicurata in tutti i percorsi previsti dal protocollo che coinvolgono i medici. Per le peculiari caratteristiche del servizio, appare necessario prevedere la presenza di figure professionali adeguatamente formate o con specifica competenza specialistica, dotate di adeguati strumenti sanitari, senza i quali non è possibile una corretta valutazione complessiva dello stato di salute della persona. In generale possiamo affermare che la selezione dei migranti ai fini amministrativi non costituisce un processo di cura". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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