/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Violenza su personale sanitario, 70% delle vittime è donna

Violenza su personale sanitario, 70% delle vittime è donna

Nursing Up, attivare subito presidi di polizia negli ospedali

ROMA, 25 novembre 2024, 12:17

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre il 70% delle aggressioni in ambito sanitario colpisce il personale femminile, con al primo posto le infermiere. Lo ricorda, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne che si celebra oggi, il sindacato Nursing Up.

 "Le infermiere, da sempre pilastro del sistema sanitario, si ritrovano, in molte occasioni, letteralmente abbandonate a loro stesse. Più del 90% dei grandi ospedali non dispone di un presidio di polizia attivo h24. Affidarsi esclusivamente ai vigilantes, che non possono intervenire fisicamente, seppur armati, è insufficiente", denuncia Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up. "Strangolamenti, tirate di capelli e aggressioni con coltelli sono solo alcuni esempi di ciò che stanno vivendo in un 2024 che si avvia alla conclusione come l'annus horribilis, a causa dell'escalation di brutali violenze contro le professioniste sanitarie nel nostro Paese», aggiunge.

 Per contrastare il fenomeno, il sindacato chiede che vangano subito introdotti presidi di polizia permanenti nei reparti a rischio, che sia inserita la formazione obbligatoria per gestire conflitti e situazioni di emergenza e che vengano destinate risorse per alleggerire il carico fisico ed emotivo di chi lavora in prima linea.

 "È il momento di agire: non possiamo più accettare che le nostre infermiere, professioniste, madri, figlie, lavorino in condizioni di costante pericolo. Garantire la loro sicurezza significa tutelare la dignità e l'efficienza dell'intero sistema sanitario italiano", conclude De Palma. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza