Completezza e utilizzo del
Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nelle Regioni italiane, la
Fondazione Gimbe - in occasione del 19° Forum Risk Management di
Arezzo - fotografa per le Marche una situazione al di sotto
della media nazionale sia per i professionisti medici che per
gli utenti. Con i dati aggiornati al 31 agosto scorso estratti
ed elaborati dal portale Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 del
Ministero della Salute e del Dipartimento per la Trasformazione
Digitale, si evidenzia che a livello nazionale sono messi a
disposizione degli utenti il 79% dei documenti, percentuale che
nelle Marche si attesta al 63%.
Tra giugno e agosto 2024 solo il 18% dei cittadini a livello
nazionale ha consultato il proprio FSE almeno una volta, nelle
Marche è stato invece l'1%. I medici di Medicina generale e
Pediatri di libera scelta marchigiani sono al di sotto della
media nazionale per l'utilizzo del FSE: media nazionale 94%,
nelle Marche il 92%. Se si passa, infine, all'utilizzo da parte
di medici specialisti, al 31 agosto scorso a livello nazionale
il 76% dei medici specialisti delle Aziende sanitarie risulta
abilitato alla consultazione del FSE, percentuale che per le
Marche si attesta al 2%.
"Il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta una leva
strategica per migliorare accessibilità, continuità delle cure e
integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari", dichiara
Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe. Il Pnrr, grazie
ad un investimento dedicato, mira ad arricchire e armonizzare i
FSE, "rendendoli interoperabili e connettendo tra loro le
infrastrutture digitali". Tuttavia, ad oggi, "persistono
significative diseguaglianze regionali che privano molti
cittadini delle stesse opportunità di accesso e utilizzo",
conclude.
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