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Sanità Usa chiede etichetta su alcolici per rischi cancro

Sanità Usa chiede etichetta su alcolici per rischi cancro

Crollano titoli in Borsa delle aziende del settore

04 gennaio 2025, 13:01

di Benedetta Guerrera

ANSACheck
Sanità Usa chiede etichetta su alcolici per rischi cancro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sanità Usa chiede etichetta su alcolici per rischi cancro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Che l'eccesso di alcolici fosse dannoso per la salute non è un segreto e da anni la comunità scientifica dibatte su quale sia, e se ci sia, la quantità giusta da consumare per non avere contraccolpi sull'equilibrio psicofisico. Ma il surgeon general americano Vivek Murthy, che non è nuovo a decisioni radicali per tutelare i cittadini come quando ha proposto di mettere su ogni piattaforma di social media un avvertimento sui rischi per la salute mentale, si è spinto oltre.

   Il capo operativo della sanità americana ha, infatti, chiesto che sulle bevande alcoliche sia applicata un'etichetta che metta in guardia i consumatori sui rischi di cancro, come quelle che da anni ormai campeggiano sui pacchetti di sigarette. Non solo, Murthy ha anche espresso la necessità di rivedere le linee guida sui limiti che negli Stati Uniti sono tra i più stretti al mondo.

   Secondo i dati citati dal surgeon general, il consumo di alcolici aumenta il rischio di sviluppare almeno sette tipi di tumori: al seno, al colon, al fegato, all'esofago, bocca, gola e laringe. "Il collegamento diretto tra consumo di alcol e rischio di cancro è ben consolidato per queste tipologie di cancro indipendentemente dal tipo, ad esempio birra, vino e liquori", si sottolinea in una nota di Murthy. Per decenni ricerche e studi negli Stati Uniti e non solo hanno sostenuto che bere moderatamente aiutava a prevenire infarti e ictus ma le ultime ricerche hanno collegato il consumo di alcol, anche entro i limiti raccomandati, a vari tipi di cancro.

   Attualmente, le etichette sulle bottiglie e lattine avvertono solo dei rischi per chi beve in gravidanza o prima di guidare e utilizzare vari tipi di macchinari. L'indicazione che Murthy vorrebbe dare agli americani è molto più precisa.

   Per Francesco Perrone, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) "non è uno scoop che l'alcol sia associato allo sviluppo del cancro: è un fattore di rischio e non esiste dose sicura. Quello che forse rappresenta una notizia è che qualcuno chieda che si applichino anche sull'alcol delle modalità di comunicazione sulla pericolosità che ad oggi sono sostanzialmente riservate al fumo e ai prodotti da fumo".

   D'altra parte, il consumo di alcolici è responsabile di 100.000 casi di cancro negli Stati Uniti e di 20.000 decessi per cancro ogni anno, più dei 13.500 decessi per incidenti stradali associati all'alcol.

   "Il consumo di alcol è la terza causa prevenibile di cancro negli Stati Uniti, dopo il tabacco e l'obesità, aumentando il rischio di almeno sette tipi di cancro", ha avvertito. Solo il Congresso può imporre e non è chiaro se l'amministrazione entrante sia favorevole al cambiamento. Il presidente eletto Donald Trump non beve e ha spesso raccontato di essere astemio poiche' il fratello è morto proprio a causa di una dipendenza da alcol. Anche Robert F.

   Kennedy Jr., scelto dal tycoon per guidare la Sanità ha un passato di dipendenze da droga e alcol, ma ha assicurato di avervi completamente rinunciato decenni fa.

   Il monito del surgeon general, comunque, sta intanto facendo crollare in Borsa i titoli delle aziende del settore. A Piazza Affari Campari ha ceduto il 3,8%, un tonfo comune a tutti i titoli dei produttori di bevande alcoliche in Europa. Remy Cointreau ha perso il 4,3%, Pernod Ricard il 2%, Diageo il 2,4%, AB InBev l'1,9 per cento. 

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