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Salta la firma per il contratto della sanità, manca l'accordo

Salta la firma per il contratto della sanità, manca l'accordo

Per 581mila tra infermieri, tecnici e personale non medico. Contrari Cgil, Uil e Nursing Up

14 gennaio 2025, 17:24

Redazione ANSA

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Salta la firma per il contratto della sanità, manca l 'accordo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Salta la firma per il contratto della sanità, manca l 'accordo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Salta la firma per il contratto del comparto Sanità 2022-2024, che riguarda oltre 580mila dipendenti del Ssn tra infermieri, tecnici e personale non medico. Stabiliva un aumento medio mensile di 172 euro. I sindacati di categoria si sono infatti divisi: favorevoli all'accordo, dopo una lunga trattativa all'Aran, i sindacati Nursind, Cisl, Fials. Non hanno invece firmato il Nursing Up, la Cgil e la Uil. Non è stata dunque raggiunta la maggioranza per la rappresentanza sindacale necessaria per la firma del contratto. 

Infermieri Nursind, fumata nera contratto sanità occasione persa

La "fumata nera sul contratto della Sanità rappresenta un'occasione persa". Lo afferma il segretario del sindacato degli infermieri Nursind, Andrea Bottega, sottolineando che "i protagonismi danneggiano i lavoratori". "Un'occasione persa, soprattutto in prospettiva. Non erano le risorse, infatti, troppo poche quelle da distribuire in questa tornata contrattuale, il punto di forza del Ccnl del comparto sanità 2022-2024, ma - sottolinea il leader del Nursind - la possibilità di aprire subito la nuova negoziazione per il triennio 2025-2027 e, quindi, di fruire dei fondi già stanziati nella legge di Bilancio".

Secondo Bottega, la mancata firma della pre-intesa oggi all'Aran è dovuta all'atteggiamento sbagliato di alcuni: "Per colpa del protagonismo di qualcuno - afferma - a farne le spese saranno molti lavoratori, a cominciare dal personale dei pronto soccorso che attendeva ancora l'adeguamento dell'indennità con le risorse stanziate dal giugno 2023. Chi si è tirato indietro rispetto a questo atto di buon senso e responsabilità dovrà dare spiegazioni, ad esempio, alle ostetriche che avrebbero finalmente ottenuto l'equiparazione economica con gli infermieri sull'indennità di specificità. Oltre che agli infermieri, in primis ai turnisti con figli: sul piano della disciplina del rapporto di lavoro, nelle pieghe del contratto, c'era infatti uno sforzo in favore della conciliazione tra tempo professionale e privato".

"Si è deciso di gettare alle ortiche sette mesi di intenso lavoro negoziale - conclude il segretario - e adesso non rimane che sperare di tornare al tavolo in tempi brevi. Per il bene del personale, ma anche per il buon funzionamento del nostro Ssn".

Infermieri Nursing up, contratto sanità decisamente inadeguato

Il sindacato degli infermieri Nursing Up, "coerente ed a favore dei lavoratori, non ha firmato la bozza del contratto sanità proposta dall'Aran, facendo venir meno il quorum del 51% necessario per la validità della sottoscrizione: le risorse sono insufficienti e le richieste ampiamente disattese su più fronti. Non tradiremo le speranze dei lavoratori firmando un accordo decisamente inadeguato". Lo afferma in una nota il presidente nazionale Antonio De Palma.

"Firmare questo contratto avrebbe significato tradire le attese e le speranze dei lavoratori che rappresentiamo - sottolinea De Palma -. Le risorse messe a disposizione sono insufficienti e molte delle nostre richieste, fondamentali per il riconoscimento della professionalità di infermieri, ostetriche e altri professionisti sanitari, sono rimaste ampiamente disattese". Tra i principali nodi critici che hanno portato al mancato accordo: accesso all'area di elevata qualificazione ("la proposta Aran, di ammettere solo le lauree magistrali e quelle di primo livello, avrebbe escluso infermieri, ostetriche e professionisti sanitari con titoli del vecchio ordinamento, spaccando in due tali professioni"); risorse economiche ("i 170 euro lordi proposti per i lavoratori sono una cifra irrisoria"); formazione ECM ("negata la richiesta del sindacato che almeno 2 ore fossero estrapolate dal debito orario settimanale di 36 ore"; mobilità del personale ("il contratto non offre garanzie su periodi certi per i bandi di mobilità"); nessuna risposta concreta sull'aumento della parte fissa dell'indennità.

"La nostra lotta - assicura De Palma - non si ferma certamente qui. L'obiettivo del Nursing Up è un contratto che risponda davvero alle esigenze dei lavoratori della sanità". De Palma sottolinea inoltre "l'urgenza di riprendere il confronto con il Governo e con l'Aran su basi più solide, in linea con le promesse fatte nei mesi precedenti, e con l'impegno di valorizzare concretamente i professionisti della sanità. Non accetteremo - conclude - compromessi al ribasso".

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