Lo sport ha moltissimi benefici, ma
puo' anche far male. Sotto forma di lesioni, traumi, che possono
avere strascichi anche volta passata la fase acuta. Gioie e
dolori, insomma, si uniscono negli amanti dell'attività
sportiva. È proprio questo il punto di vista da cui parte il
volume "Quando lo sport fa male', della casa editrice Vallecchi
Firenze, nelle librerie e sugli store dal 1 giugno. Da un lato
praticare attività sportiva può aiutare a dimagrire, contrastare
l'obesità, migliorare il metabolismo, ridurre il rischio di
ammalarsi di diabete, osteoporosi, malattie cardiovascolari e
può allungare la vita. Nei bambini e adolescenti stimola un
armonico sviluppo e la coordinazione motoria. È formativo per il
carattere, previene i comportamenti a rischio. Ma può anche
avere risvolti negativi: il professionista e l'amatore, specie
se agonista, per gli elevati sovraccarichi funzionali hanno un
alto rischio di traumi e lesioni muscoloscheletriche, che nel
tempo possono portare allo sviluppo di malattie invalidanti come
l'artrosi. L'autore Umberto Ferro, medico che per 40 anni ha
esercitato la professione negli ospedali della Versilia di
Viareggio, Camaiore e Ospedale Unico e attualmente lavora alla
Casa di Cura Santa Zita di Lucca, ha avuto un rapporto d'amore
intenso e spesso ossessivo con gli sport praticati (calcio,
pallacanestro, tennis, sci, corsa, equitazione, golf, nuoto,
pesca subacquea, diving). Ripercorre, anche con ironia, le tappe
della sua vita, analizzando i benefici e soprattutto i danni che
questi possono provocare. " Ho il fisico usurato, consumato
dagli sport che ho praticato per tutta la vita, alcuni a
livello agonistico, con impegno e assiduità quasi
maniacali-premette l'autore in apertura del volume- in certi
momenti della mia vita lo sport è stato un'ossessione, una vera
e propria tossicodipendenza. Chi pratica sport con perseveranza
conosce quello stato di benessere, leggerezza, a volte di
potenza che si prova dopo l'attività fisica. Un benessere reso
possibile da alcuni ormoni che si liberano nel nostro organismo.
Non esagero nel definirmi un drogato di sport. Come tutte le
tossicodipendenze, che prima o poi presentano il conto, anche lo
sport presenterà il suo soprattutto se praticato smodatamente".
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