Si chiama 'La Matta Pizzeria': qui,
le pizze sfornate avranno un sapore molto particolare.
Sicuramente buone e nei canoni del prodotto tipico napoletano ma
anche perchè a impastarle e infornarle saranno giovani di un
quartiere difficile, nell'area di nord di Napoli, spesso
considerato un non luogo, al confine tra Scampia, il quartiere
di Gomorra, e il comune confinante di Melito. Giovani anche con
disabilità mentale che avranno modo di imparare l'antico
mestiere di pizzaiolo. Insomma, un'iniziativa che vuole
abbattere le barriere: quelle dello stigma sociale che colpisce
chi vive in un quartiere di periferia e 'condannato' a
prescindere e chi per la sua disabilità difficilmente trova
un'occasione di lavoro nel Mezzogiorno.
Quella della pizzeria sociale è l'ultima idea venuta all'editore
Rosario Esposito La Rossa, creatore della Scugnizzeria di
Melito/Scampia, centro polivalente dell'area Nord di Napoli, e
che ospiterà anche laboratori creativi per i bambini del
quartiere.
I locali, 50 metri quadrati del Parco Prima Casa, dove sorge la
Scugnizzeria, ex deposito di cannabis, sono stati acquistati da
due librai di Alba, nel Cuneese, e ragalati all'editore di
frontiera, insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al
Merito della Repubblica nel 2016.
La riqualificazione degli spazi, per un valore economico di
100mila euro, sarà eseguita da 'Facile Ristrutturare' impegnata
in un articolato progetto di responsabilità sociale "Facile
Sognare" che, dopo Milano e Roma, arriva a Napoli. Un ritorno a
casa per il co-fondatore dell'azienda, Giovanni Amato, nato e
cresciuto a Scampia. "Ho provato sulla mia pelle la brutta
sensazione di non avere un futuro - ha detto - Con questo
progetto intendiamo offrire un'opportunità ai giovani di questa
periferia". Per il suo socio, Loris Cherubini, "è un modo
concreto per dare una mano mettendo in campo quello che sappiamo
fare: le ristrutturazioni".
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