Il sars-cov-2 può rimanere anche
giorni su alimenti freschi e confezioni (bottiglie, lattine,
cartoni e altri tipi di involucro) presenti al supermercato
secondo un'indagine sperimentale della Food Standards Agency
britannica riportata online su BBC Health.
Anche se il principale modo di essere contagiati resta quello
respiratorio attraverso l'inalazione di particelle virali, anche
il virus depositato sugli alimenti per starnuti o colpi di tosse
potrebbe teoricamente divenire un veicolo di infezione, spiegano
i ricercatori.
Gli esperti hanno scelto di contaminare articoli che possono
essere mangiati senza cucinarli e che alcuni consumatori
erroneamente consumano senza lavare (ad esempio la frutta).
Secondo quanto si legge sul rapporto "gli alimenti e le
confezioni presi in considerazione nell'ambito di questo studio
sono stati inoculati artificialmente con la Sars-Cov-2 e quindi
non riflettono i livelli di contaminazione riscontrati su questi
alimenti al dettaglio; inoltre, livelli di contaminazione più
bassi richiederanno meno tempo per non essere più rilevabili
sull'alimento contaminato".
Per la maggior parte dei prodotti alimentari testati si è
registrato un "calo significativo" dei livelli di virus nelle
prime 24 ore dopo la contaminazione.
Ma in alcuni casi le tracce sono rimaste per circa una
settimana, ha rilevato il team di ricercatori dell'Università di
Southampton.
"Per un agente altamente infettivo come il Sars-Cov-2, che
può essere trasmesso toccando superfici contaminate e poi il
viso, questi risultati sono estremamente degni di nota",
affermano.
Ma non è necessario che gli acquirenti prendano ulteriori
precauzioni quando maneggiano gli alimenti, se non quella di
lavarsi le mani prima di prepararli e mangiarli, e di sciacquare
i prodotti freschi per rimuovere eventuali contaminazioni in
superficie.
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