I ragazzi della struttura psichiatrica Olmarello di
Castelnuovo Magra diventano custodi del territorio e della
tradizione, piantando vigne e producendo un vino fatto come una
volta. È questo uno degli obiettivo di "Una vigna per rinascere,
custodi a 360 gradi", il progetto di Agricoltura sociale
presentato con una giornata di vendemmia che ha coinvolto sei
dei pazienti che si sono occupati della cura del vigneto
impiantato nel 2019. Capofila del progetto di agricoltura
sociale è la Asl5 che ha usufruito di fondi europei messi a
disposizione dalla Regione. "Abbiamo coltivato vitigni del
territorio, albarola, vermentino e trebbiano. Nascerà un vino
fatto in maniera tradizionale, per difendere la tradizione e
ricordare questo territorio nella sua storicità" spiega Andrea
Marcesini, viticoltore dei Colli di Luni che dà il supporto
tecnico all'iniziativa che si è svolta all'interno della
struttura gestita dalla Fondazione Cardinal Maffi, rappresentata
dal direttore generale Michele Passarelli Lio.
Il vino, è ancora un'ipotesi, potrebbe chiamarsi Prezioso.
"Diamo un buon esempio di come spendere soldi che di solito sono
destinati alle attività produttive agricole, in questo caso a
realtà che ha anche un valore sociale - ha spiegato l'assessore
regionale Giacomo Giampedrone - Il compito delle istituzioni è
stato quello di aprire a un progetto sociale utilizzando anche
fondi destinati all'agricoltura".
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