Parte da Otricoli (Terni) la
ricerca sulla mutazione del gene piga:
un'associazione guidata da una mamma di un bimbo malato ha
infatti raccolto i fondi necessari per finanziare il bando
Telethon.
"Grazie al sostegno di moltissime persone abbiamo partecipato
all'edizione primaverile del bando Seed Grant di Fondazione
Telethon. Stiamo piantando un piccolo seme nel terreno fertile
della ricerca scientifica e siamo certi che attecchirà, crescerà
e darà grandi frutti. Non finiremo mai di dire grazie a chi ci
sostiene in questo percorso di speranza", afferma Caterina
Boria, presidente dell'associazione Gene Piga Italia odv con
sede ad Otricoli, annunciando il via al progetto di ricerca.
In Italia sono sette i bambini affetti dalla mutazione del
gene piga.
Caterina - ricorda il Cesvol Umbria - la mamma di un bimbo
malato, in pieno lockdown fece nascere a Otricoli l'associazione
con lo scopo di avviare la ricerca. Le iniziative di raccolta
fondi, grazie ai social, dal piccolo centro dell'Amerino si sono
presto estese ben oltre i confini provinciali e regionali ed
hanno consentito all'associazione Gene Piga Italia di mettere
insieme i 70mila euro necessari.
All'università di Brescia, il gruppo di ricerca guidato dal
professor Dario Finazzi si occuperà di generare e caratterizzare
dal punto di vista morfologico e funzionale un nuovo modello
preclinico della sindrome delle anomalie congenite multiple
ipotonia e convulsioni tipo 2, un disturbo del neurosviluppo
causato da deficit della proteina codificata dal gene piga.
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