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L'energia che imita il cuore delle stelle

L'energia che imita il cuore delle stelle

26 settembre 2024, 15:32

Redazione ANSA

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L 'obiettivo della fusione nucleare è imitare i processi che avvengono nel cuore delle stelle (fonte: NASA/GSFC/SDO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'obiettivo della fusione nucleare è imitare i processi che avvengono nel cuore delle stelle (fonte: NASA/GSFC/SDO) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La fusione nucleare è il processo che imita quanto avviene nel cuore delle stelle, come il Sole e la reazione che è alla base di questa possibile fonte di energia, inseguita da decenni da ricercatori di tutto il mondo, è profondamente diversa da quella alla base della fissione nucleare.

Le centrali a fissione esistono da molto tempo e si basano sulla scissione degli atomi, che accanto alla produzione di energia dà origine a prodotti radioattivi. Si tratta di una reazione molto instabile e che per questo è fondamentale tenere sotto controllo.

 Nel reattore sperimentale a fusione Iter, attualmente in costruzione, il processo che avviene nelle stelle verrà riprodotto facendo avvicinare due atomi simili all'idrogeno fino a farli fondere tra loro. Questa fusione produrrà energia e nello stesso tempo darà origine a un atomo molto stabile. 

Nel caso di un incidente, e quindi della perdita di controllo del reattore, questo si spegnerebbe spontaneamente.

 

Rappresentazione grafica del processo di fusione nucleare avviene tra due isotopi dell'idrogeno, il deuterio (D) e il trizio (T). La fusione di quesi atomi leggeri produce un elemento pesante, l'elio, e un neutrone (fonte: ITER)

 

Il processo di fusione richiede temperature altissime, fino a 150 milioni di gradi contro i 15 milioni di gradi di una stella. Questo perché all'interno di Iter gli atomi sono più rarefatti che nelle stelle e il calore aiuta ad accelerarli per favorire la fusione.

La materia che si ottiene in questo modo si chiama plasma. Le alte temperature di questa forma della materia rendono necessario contenerla, altrimenti la struttura che la contiene si scioglierebbe.

Rappresentazione grafica del plasma (a destra) all'interno dell'anello del reattore europeo Jet (fontl: CCFE, JET)

 

A tenere il plasma sollevato e confinato all'interno del grande anello in cui scorre sono i magneti superconduttori, capaci di generare campi magnetici centinaia di migliaia di volte più forti di quello terrestre.

 

Il primo magnete superconduttore destinato al reattore Iter è stato costruito in Italia (fonte: ASG Superconductors)

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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