Dopo la tecnica da Nobel CRISPR-Cas9, che 'taglia e incolla' il Dna per modificarlo in maniera ultra precisa, arriva ora la CRISPRoff, un nuovo metodo più sicuro che permette di spegnere i geni in maniera reversibile: questo è possibile perché non altera la sequenza del Dna, ma vi appone delle 'etichette' removibili che ne impediscono la lettura. Pubblicata sulla rivista Cell dai ricercatori del Whitehead Institute for Biomedical Research di Cambridge (Usa), la CRISPRoff potrebbe essere impiegata a scopo terapeutico e nello studio dell'epigenetica, ovvero delle modificazioni chimiche con cui le cellule rivestono il Dna per regolarne l'espressione: ereditabili e influenzate da ambiente e stile di vita, sono coinvolte nella genesi di molte malattie, compresi alcuni tumori.
“Ora abbiamo un semplice strumento che può silenziare la maggior parte dei geni”, spiega il biologo Jonathan Weissman. “Possiamo agire su più geni contemporaneamente senza danneggiare il Dna, con grande omogeneità e in modo reversibile”. Uno strumento dell'ingegneria genetica 2.0 in grado di riprodurre in laboratorio il naturale meccanismo di metilazione del Dna, che consiste nell'aggiunta di un'etichetta chimica (chiamata 'gruppo metile') per impedire a certe sequenze di essere lette. Nel caso della tecnica CRISPRoff, l'operazione viene svolta da una macchina proteica che attacca gruppi metile in punti precisi del Dna. In questo modo è possibile silenziare i geni, ma non solo: si può agire anche su sequenze di Dna non codificanti che regolano l'espressione di altri geni. Per cancellare le modifiche, basta utilizzare degli enzimi (CRISPon) che vanno a staccare i gruppi metile dal Dna.
La tecnica CRISPRoff è stata sperimentata per silenziare un gene in cellule staminali pluripotenti indotte (cioè riprogrammate a partire da cellule adulte): la modifica epigenetica si è dimostrata stabile anche dopo molte divisioni cellulari ed è stata mantenuta dal 90% delle cellule una volta trasformate in neuroni.
Per valutare l'eventuale applicazione terapeutica della CRISPRoff, i ricercatori l'hanno utilizzata per modificare l'espressione del gene della proteina Tau coinvolta nell'Alzheimer: come risultato sono riusciti a ridurne la produzione, anche se non l'hanno spenta del tutto. Resta ancora da capire se questo risultato possa avere un impatto effettivo sulla malattia. Bisogna poi escogitare un modo per somministrare una simile terapia in modo mirato nei tessuti di un individuo adulto: i ricercatori pensano che la cassetta degli attrezzi molecolare potrebbe essere veicolata tramite Dna o Rna, usando in pratica la stessa tecnologia alla base dei vaccini anticovid di Moderna e Pfizer-Biontech.
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