/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trovata la chiave che potrebbe prevenire il tumore al seno

Trovata la chiave che potrebbe prevenire il tumore al seno

È una proteina che provoca la morte delle cellule malate

11 gennaio 2024, 09:26

Benedetta Bianco

ANSACheck

Trovata la chiave che potrebbe prevenire il tumore al seno (fonte: immagine generata dal sistema di IA Microsoft Bing - Image Creator) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trovata la chiave che potrebbe prevenire il tumore al seno (fonte: immagine generata dal sistema di IA Microsoft Bing - Image Creator) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Trovata la chiave che potrebbe prevenire il tumore al seno (fonte: immagine generata dal sistema di IA Microsoft Bing - Image Creator) - RIPRODUZIONE RISERVATA

È stata trovata la chiave che potrebbe portare a nuove cure per il tumore al seno e perfino a prevenirlo: è una proteina che provoca la morte delle cellule malate prima che diventino cellule tumorali, attraverso un processo infiammatorio che mobilita in massa anche le difese immunitarie, rendendo più facile per il corpo riconoscere ed eliminare le parti danneggiate. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, si deve ad un gruppo di ricercatori guidati dall’Università americana del North Carolina a Chapel Hill, e potrebbe aiutare a sviluppare trattamenti che abbiano come obiettivo proprio questa proteina, chiamata Mre11.

Ogni volta che una cellula tumorale si divide, subisce danni al proprio Dna. Queste cellule danneggiate sono solitamente percepite come minacce dal corpo, che attiva un ‘sensore’ del Dna rovinato, chiamato cGAS, in grado di chiamare a raccolta le cellule del sistema immunitario per scovare ed eliminare il problema. Nel 2020, però, si è scoperto che questo sensore viene ‘rinchiuso’, si trova cioè in uno stato sempre disattivato per impedirgli di scatenare risposte infiammatorie a meno che non sia assolutamente necessario.

I ricercatori guidati da Min-Guk Cho e Rashmi Kumar hanno quindi cercato la chiave che consente a cGAS di liberarsi dalla sua ‘prigione’, trovandola nella proteina Mre11. In questo modo hanno anche scoperto che, interagendo tra loro, il sensore e la proteina-chiave danno inizio a una forma specializzata di morte cellulare chiamata necroptosi: a differenza di altre forme di morte cellulare, la necroptosi innesca anche la risposta infiammatoria, e dunque attiva il sistema immunitario che riesce così a individuare le cellule tumorali o quelle che stanno per diventare tali.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza