Arriva dalla Salvia haenkei una nuova possibile arma anti-invecchiamento, in grado di colpire in modo specifico le cellule senescenti. A scoprirlo è stato il gruppo di ricerca di Università di Padova e Istituto Veneto di Medicina Molecolare guidato da Andrea Alimonti e Monica Montopoli, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Nature Aging.
"Gli studi preclinici condotti dal nostro team di ricerca hanno dimostrato che una bassa dose di un estratto botanico di Salvia haenkei (Haenkenium, Hk) può prolungare l'aspettativa di vita in modo più sano", ha detto Alimonti . A dimostrarlo sono stati test in vitro e in vivo su topi, con un trattamento con l'estratto Hk disciolto nell'acqua, che ha significativamente aumentato la sopravvivenza degli animali rispetto ai non trattati.
"Questo estratto - ha osservato Montopoli - è frutto di un processo attento di estrazione, caratterizzazione e titolazione standardizzato che ne permette una riproducibilità indispensabile per gli studi degli effetti biologici".
I dati indicano come l'estratto Hk possa essere considerato un senoterapeutico, ossia un agenti terapeutico in grado di ridurre le cellule senescenti fra più potenti oggi a disposizione, superiore a molti prodotti già in commercio come, ad esempio, il resveratrolo o la quercetina.
"Abbiamo osservato un miglioramento dei parametri di invecchiamento in diversi tessuti", hanno rilevato Sara Zumerle e Miles Sarill, primi autori dello studio. "Il trattamento con Hk - hanno aggiunto - ha significativamente diminuito alcuni sintomi legati all'età nei muscoli, nei reni, nella pelle e nei polmoni dei topi anziani, e i marker di senescenza cellulare risultano ridotti nei tessuti analizzati. Anche la senescenza indotta dalla chemioterapia, causata dal trattamento con doxorubicina, un farmaco anticancro noto per i suoi effetti collaterali, è stata mitigata dal trattamento con Hk".
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