/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Individuata nel cervello la casa dei ricordi

Individuata nel cervello la casa dei ricordi

Fa luce sulle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer

02 novembre 2024, 07:39

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Individuata l 'area del cervello in cui si formano ricordi (fonte: Mohamed Hassan da PxHere) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Individuata l 'area del cervello in cui si formano ricordi (fonte: Mohamed Hassan da PxHere) - RIPRODUZIONE RISERVATA

È stata individuata nel cervello la ‘casa’ dei ricordi: si trova nella corteccia entorinale laterale ed è in qui che avvengono sia la formazione dei ricordi, sia il loro richiamo alla memoria. Il risultato si deve allo studio internazionale pubblicato sulla rivista Cell Reports, guidato dall’Italia con l'Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Comprendere questi meccanismi fondamentali permetterà di gettare nuova luce sulla lotta a diverse malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.

La memoria episodica è una funzione fondamentale del cervello, dal momento che consente di creare e richiamare ricordi complessi che integrano informazioni su che cosa è accaduto, quando e dove. I ricercatori coordinati da Nicola Origlia del Cnr-In sono riusciti a chiarire il ruolo della corteccia entorinale in questo processo, dimostrando che un maggior numero di neuroni attivi in quest’area è associato alla formazione di nuovi ricordi.

“Inoltre, abbiamo potuto verificare che gli stessi neuroni si riattivano durante il recupero del ricordo dell’esperienza specifica – dicono Francesca Tozzi e Stefano Guglielmo della Scuola Normale Superiore, primi autori dello studio – mentre il loro silenziamento inibisce la capacità di richiamare il ricordo stesso”.

La corteccia entorinale, tra l’altro, è una delle prime aree del cervello che viene colpita nel deterioramento cognitivo lieve, considerato come uno stato di transizione tra l'invecchiamento normale e la demenza, ed è costantemente alterata nella malattia di Alzheimer. “Il deterioramento della memoria episodica è uno dei primi segnali di malattie neurodegenerative”, aggiunge Origlia: “Conoscere i processi neurobiologici che sono alla base della formazione e del recupero dei ricordi potrà fornire nuovi elementi utili per contrastare lo sviluppo di queste malattie”.

 

In rosso i neuroni della corteccia entorinale che si attivano al richiamo della memoria episodica (fonte: Tozzi et al, Cell Reports, 2024)

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza