Dai camaleonti arriva l'ispirazione per una nuova tecnica di stampa 3D multicolore e sostenibile: si basa sull'utilizzo di un singolo inchiostro, la cui stampa può essere modulata grazie alla luce ultravioletta per creare un gradiente di colori che va dal blu all'arancione. Il risultato è pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas) dall'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign.
I ricercatori, coordinati dall'esperta di ingegneria chimica e biomolecolare Ying Diao, hanno ideato questa nuova tecnica di stampa 3D prendendo a modello la mutevole livrea dei camaleonti, la cui colorazione è dovuta alla presenza di nano-strutture che riflettono la luce in modo diverso.
"A differenza dei colori tradizionali che derivano da pigmenti chimici o coloranti che assorbono la luce - spiega il primo autore dello studio, Sanghyun Jeon - i colori strutturali presenti in molti sistemi biologici derivano da superfici nanostrutturate che interferiscono con la luce visibile: ciò li rende più vivaci e potenzialmente più sostenibili". Per riprodurli, i ricercatori hanno sviluppato uno speciale inchiostro che può essere attivato dalla luce per formare nanoscopiche strutture lamellari che generano vibranti colori strutturali. Modulandone la stampa mediante raggi ultravioletti, sono riusciti a programmare il colore del materiale stampato creando gradienti di colore finora impossibili.
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