Sono pronti i tessuti smart del futuro, che integrano il corpo umano nei circuiti ed eliminano quindi la necessità di chip o batterie esterne: sono stati messi a punto da ricercatori guidati dall’Università Donghua di Shanghai, che ne hanno dimostrato il funzionamento realizzando indumenti dotati di display e tappeti sensibili al tatto.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, apre a molte potenziali applicazioni: dai computer indossabili ai sensori per monitorare i parametri fisiologici, fino ai dispositivi domestici intelligenti. Incorporare circuiti e dispositivi elettronici nei tessuti, come quelli usati per l’abbigliamento, rappresenta una sfida, perché di solito sono necessari componenti rigidi come batterie o chip che ne limitano la perfetta integrazione, la funzionalità e il comfort.
Per superare questo ostacolo, i ricercatori guidati da Weifeng Yang hanno messo a punto una fibra morbida e sottile che integra circuiti elettronici e sfrutta l’energia elettromagnetica prodotta dal corpo umano. Questa fibra interattiva è composta da tre strati: uno centrale che attiva un campo elettromagnetico, uno strato che immagazzina l’energia prodotta dal contatto con il corpo e uno che consente la visualizzazione del campo elettrico. G
li autori dello studio hanno dimostrato che le fibre smart mantengono le loro capacità quando sono lavorate con le tecniche di tessitura industriale comunemente usate e le hanno messe alla prova per verificarne durabilità e comfort, ma anche la resistenza all’umidità e al sudore, la traspirabilità e la capacità di sopportare lavaggi e tinteggio. Infine, i ricercatori hanno realizzato indumenti dotati di display e superfici capaci di captare il movimento delle dita, che riescono a trasmettere informazioni illuminandosi e spegnendosi senza batterie esterne, e tappeti ‘tattili’, in grado di rilevare e visualizzare le aree toccate.
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