Benjamín Labatut con 'Quando abbiamo smesso di capire il mondo', edizioni Adelphi, è il vincitore del Premio Letterario Galileo per la Divulgazione Scientifica, giunto alle XVI edizione e promosso dall'assessorato alla Cultura del Comune di Padova, in collaborazione con l'Università di Padova, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e curato da Pleiadi.
La premiazione si è svolta a Padova nell'ambito della Settimana della Scienza. Tra i cinque autori finalisti selezionati dalla giuria scientifica il secondo posto è stato assegnato a Telmo Pievani, con 'Serendipità, L'inatteso nella Scienza' (Raffaello Cortina Editore), il terzo a Francesca Buoninconti con 'Senti chi parla, Cosa si dicono gli animali' (Codice Edizioni). È stata una vasta giuria composta da studenti a scegliere, tra i cinque finalisti, il vincitore del Premio.
La giuria degli studenti, composta da 10 classi quarte di istituti secondari di secondo grado e da 100 studenti universitari, è stata individuata su ampia base nazionale. La giuria scientifica, che aveva designato i 5 finalisti, è stata presieduta da Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova. 'Quando abbiamo smesso di capire il mondo' dell'autore cileno Benjamín Labatut è un insieme di racconti e di curiosità, ma anche un romanzo-saggio che ricostruisce la nascita della scienza moderna.
"Il Premio Galileo premiando questa opera - afferma Andrea Colasio assessore alla Cultura del Comune di Padova - apre una finestra sul lato oscuro della scienza, sui suoi umanissimi legami con le paure le incertezze e le idiosincrasie degli uomini che, come sacerdoti nel tempio, la celebrano ma che tante volte non sanno valutare il peso e le conseguenze delle scoperte che fanno". "L'altissima qualità delle opere in gara ha dimostrato come il premio letterario Galileo sia diventato ormai un appuntamento di riferimento per la divulgazione scientifica - afferma Daniela Mapelli - Sottolineo, con molto piacere, come sempre più siano proprio gli stessi ricercatori e scienziati a cimentarsi, con ottimo successo, non solo nell'ideare e condurre i propri progetti, ma anche nel divulgarli".
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